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“Il ministro Speranza chiarisse una volta per tutte la sua idea sui criteri di valutazione dei Livelli essenziali di assistenza. Da un lato esulta con De Luca perché la Campania è uscita dal commissariamento sulla base dell’attuale griglia Lea, dall’altro lavora per rivoluzionare completamente un sistema che ritiene inappropriato, adeguandolo a requisiti in base ai quali la nostra regione oggi risulterebbe ultima. Le dichiarazioni del ministro della Salute non tengono assolutamente conto di un dossier che gli abbiamo consegnato e illustrato punto per punto nelle scorse settimane sulle criticità e carenze della nostra sanità. Con dati oggettivi e certificati da enti scientifici gli abbiamo rappresentato che in Campania si vive 4 anni in meno che nel resto d’Italia, abbiamo evidenziato la mancata autorizzazione all’esercizio della maggior parte degli ospedali pubblici, la bocciatura totale sugli obiettivi di prevenzione e la totale assenza dell’assistenza territoriale. Dati confermati dal rapporto della Fondazione Gimbe in base al quale la Campania è risultata fanalino di coda tra le regioni che garantiscono le cure ai cittadini”. Lo dichiara la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e coordinatrice nazionale sanità Valeria Ciarambino.

“Dal ministro della Salute ci aspettiamo la massima attenzione non a verificare che carte e numeri siano apposto, ma che il diritto alla salute sia realmente garantito. Invitiamo Speranza a fare un tour con noi negli ospedali della Campania. Lo metteremo al cospetto di quello che non dicono i numeri e gli faremo visitare reparti che non gli farebbero mai vedere durante visite ufficiali. Senza contare che mentre De Luca provò a impedire l’accesso al ministro Grillo in uno degli ospedali campani, all’ospedale di Eboli Speranza è stato accolto con tappeto rosso e tutti gli onori in una sala tinteggiata e controsoffittata in suo onore. Quello stesso ospedale nel quale le camere a pressione negativa, costate un milione, sono chiuse, gli ascensori sono guasti, si registrano gravi carenze igieniche in tutti i reparti e dove, come abbiamo denunciato in un’interrogazione, vi è un’oggettiva carenza di personale sanitario. La sanità campana – conclude Ciarambino – non è quella che De Luca racconta con quattro numeretti in fila o che mostra al ministro facendo ritinteggiare quattro pareti”.