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Una lunga intervista al Corriere della Sera per trattare i temi più caldi del momento e, soprattutto, dare anche un ulteriore segnale di apertura a un’Italia che ha vissuto un periodo di blocco totale. Lentamente si punta a tornare alla normalità, alla riapertura delle attività che sono rimaste sospese o a mezzo servizio e alle tanto desiderate vacanze che sembravano un miraggio fino a poco tempo fa e che, invece, adesso sono più vicine che mai. E’ proprio il premier Conte a sciogliere ogni dubbio in merito.

Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione“. 

Un passaggio sulla liberazione di Silvia Romano per il quale si è detto felice e ha ringraziato i ministri Di Maio e Guerini, oltre ai servizi di intelligence per “il lavoro investigativo dell’autorità giudiziaria e la costante attenzione“, e poi il ritorno alla pandemia.

Saranno mesi molto difficili. Avremo una brusca caduta del Pil e le conseguenze economiche saranno molto dolorose. Sulla nuova linea di credito del Mes sono arrivate parole chiare da parte dell’Eurogruppo. Ora attendiamo i regolamenti attuativi, poi valuteremo in Parlamento anche se le risorse del Mes, della Bei, del Sure da sole sono insufficienti. Stiamo in costante dialogo con la Commissione europea perché venga introdotto un Recovery fund di notevoli dimensioni, con risorse anticipate attraverso un prestito ponte“. 

Tornano a sperare anche bar, ristoranti e parrucchieri visto che l’apertura potrebbe essere anticipata al 18 maggio invece del primo di giugno, ma si tratta di una decisione che deve essere concordata con le Regioni.