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“In queste settimane abbiamo seguito le vicende nazionali ed europee su porcherie e corruzione. Io penso sempre che se i governi nazionali facessero la metà di quello che stiamo facendo noi in Regione Campania, l’Italia crescerebbe in maniera straordinaria”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento a Pompei sui progetti messi in campo dalla Regione Campania per il rilancio e lo sviluppo di tutto il tratto di costa vesuviana da San Giovanni a Teduccio a Massa Lubrense.

Noi lavoriamo – ha detto – sulla trasformazione positiva delle città e serve un po’ di coraggio, altrimenti meglio stare a casa. Lo dico ai sindaci, se non prendete almeno dieci avvisi di garanzia vuol dire che state passeggiando. Per cambiare la realtà dovete assumervi responsabilità, firmate tutto, fino a che non vi mettete un euro in tasca andate avanti senza paura”.

“Lavoriamo per far uscire la Campania da quello che è stata descritta per 30 anni: rifiuti e camorra, ecoballe e camorra, mare inquinato e fiume inquinati”, ha detto il governatore della Campania.

“Cominciamo – ha detto – nel rendere balneabile tutto il litorale campano, perché abbiamo nelle mani una miniera d’oro, una delle zone più belle del mondo. Per renderlo fruibile e una nuova risorsa economica ci vogliono anni di progetti su cui rimaniamo concentrati. Per questo partiamo dal litorale sud della Campania rendendolo del tutto balneabile, potenziando i depuratori, eliminando gli sversamenti nel fiume Sarno, risolvendo ora gli allagamenti nell’area vesuviana pulendo i canali. Per tutto questo affrontiamo opere infrastrutturali: in questa zona investiamo 300 milioni e si è aperto un cantiere di 62 milioni qui a Pompei con un nuovo parcheggio e il rifacimento delle reti fognarie. E’ una parte della visione del futuro che si basa su un programma concreto territorio per territorio. Pompei deve diventare una città a livello europeo e mondiale per i servizi. Quindi affrontiamo i problemi strutturali”.