“C’è da vergognarsi per quello che sta accadendo al Teatro San Carlo. In un Paese normale si sarebbe già dimesso il ministro della Cultura, tra una cerimonia e l’altra. È una vergogna”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta facebook in relazione alla decisione del Tribunale di Napoli che ha respinto il ricorso della Fondazione San Carlo avverso la decisione del giudice del lavoro che aveva reinsediato il soprintendente Lissner, ‘mandato in pensione’ a seguito del decreto varato dal Governo. Ora la parola sulla vicenda passerà alla Consulta.
“Stiamo distruggendo l’immagine del Teatro San Carlo – ha aggiunto De Luca – non si può continuare a gestire il San Carlo come una bottega di famiglia. Che peccato. Vedremo di seguire nei prossimi mesi e anni con l’attenzione necessaria sperando che si convincano tutti a fare le persone serie e ad avere una gestione dei bilanci rigorosa e non di famiglia”.
“La situazione è sicuramente complicata per quanto riguarda le finanze del Paese, ma se continuiamo a incrementare il debito pubblico metteremo i nostri figli nell’impossibilità di vivere”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta facebook, parlando della misura relativa alla riduzione del cuneo fiscale contenuta nella manovra di bilancio che sta preparando il Governo Meloni. De Luca ha sottolineato che se da un lato la riduzione del cuneo fiscale “dà sicuramente un incremento di 90-100 euro sugli stipendi medio-bassi, dall’altro c’è un piccolo problema: questi 11 o 15 miliardi per ridurre il cuneo sono soldi presi a debito. Non abbiamo ridotto spese superflue o incentivato i tributi per le fasce medio-alte, ma è altro debito pubblico che dovranno pagare i nostri figli. E’ sconcertante”.
Secondo De Luca, continuando così “l’Italia non avrà le risorse necessarie per mantenere i grandi servizi di civiltà quali la sanità, la scuola pubblica, oltre che gli investimenti da destinare per garantire la sicurezza nelle aree urbane per le famiglie”.
“La crisi Whirlpool, lo possiamo dire oggi, visto che tanti cialtroni hanno fatto pubblicità sulla Whirlpool, è stata risolta dall’impegno della Regione Campania e dall’impegno della Zona economica speciale e in modo particolare del commissario Romano, che si è impegnato a fare anche un’operazione per l’acquisizione dei suoli e degli impianti che hanno consentito la soluzione della vertenza Whirlpool dopo anni e anni”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta facebook. De Luca ha sottolineato che grazie alla firma dell’accordo con la TeaTek saranno reimpiegati i 312 lavoratori e che “si passerà dalla produzione di lavatrici alla produzione di impianti fotovoltaici”. “La Regione Campania – ha concluso il governatore campano – è impegnata in programmi di formazione professionale per riconvertire quei lavoratori”.