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Napoli – Pioggia di fondi per la Campania che è riuscita a intercettare le risorse stanziate dalla Legge di Stabilità 2022. Dei circa 297 milioni disponibili per 202 progetti ammessi (ne sono stati presentati oltre 5 mila), più della metà andranno ai comuni campani, circa 162 milioni di euro.

Nell’analisi del Ministero degli Interni – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, sono stati individuati i comuni, con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, che hanno fatto richiesta e che, vistasi l’istanza accolta, beneficeranno del finanziamento di investimenti in “progetti di rigenerazione urbana” volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. Si tratta, in buona sostanza, di risorse che hanno l’obiettivo di ridurre le diseguaglianze sociali.

Dai dati del Viminale emerge un’informazione oggettiva che sicuramente non fa sorridere la Campania perchè è l’esatta fotografia della condizione della regione per quanto riguarda alcuni aspetti specifici (grado di alfabetizzazione, indice di occupazione, disagio familiare e nuclei numerosi tra gli altri). 

Basta scorrere il documento in allegato al Decreto dello scorso 19 ottobre per individuare le aree geografiche che potranno beneficiare di queste risorse. Tanti comuni del Napoletano, Casertano e Salernitano che usufruiranno di fondi utili alla riduzione di questo divario sociale esistente che mette il comune di Afragola al di sopra tutti gli altri centri.

Una graduatoria che parla campano ma che esclude dai finanziamenti le province di Benevento e Avellino. Non è il segnale che queste aree interne siano più virtuose, semplicemente che i progetti presentati non hanno rispettato i requisiti richiesti e, quindi, non sono stati accettati. Le domande che arrivavano dal Sannio e dall’Irpinia, però, ce n’erano ma ‘l’indicatore di diseguaglianza sociale’ è risultato ben più basso rispetto ad altre realtà corregionali. Il capoluogo sannita, ad esempio, aveva presentato tre progetti per un costo complessivo di 11 milioni di euro. Quello irpino, invece, era unico e da 4.5 milioni di euro. Nulla da fare per i finanziamenti.

Sannio ed Irpinia, per certi versi, possono sorridere avendo un indice di diseguaglianza più basso rispetto alle altre province campane. Ma tradotto vuol dire pure che non arrivano risorse perchè le condizioni di vita, almeno per quanto riguarda gli aspetti analizzati dall’Istat, sono migliori.

Di seguito la lista dei comuni che usufruiranno delle risorse e gli importi assegnati.