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“La crisi è evidente e ne usciremo con un piano serio, con un progetto” è la sintesi di Pasquale Della Pia, vice Presidente di Assocalzaturifici in una riflessione sulla newsletter della stazione Sperimentale delle Pelli.

L’imprenditore campano, leader nella produzione di calzature donna nel segmento del lusso, dice “Già prima della emergenza Coronavirus la situazione era difficile. Nel dicembre scorso avevamo chiesto alla Regione Campania di riconoscere, per il settore calzaturiero, lo stato di crisi”.

“Lo dicono i numeri sulla produzione e quelli sull’export e non solo. E’ cambiata la società, ed è cambiato il mercato. Da tempo. Nella società della globalizzazione il fenomeno della polarizzazione sociale è sempre più evidente, con i ricchi più ricchi ed i poveri più poveri. La classe intermedia – sottolinea – esiste sempre ma ha perso potere d’acquisto. Vale, dunque, per i prodotti. Da una parte c’è il mercato dei beni di lusso, dall’altro quello dei beni ‘economici’, popolari”.

“C’è un mercato che esiste, le aziende scelgono. C’è chi punta sui beni di lusso, e non tutti possono farlo, chi sceglie di produrre beni ‘economici’. Ma è questa ultima una sfida impari, perché noi rispettiamo le regole del lavoro, il costo del lavoro. E facciamo bene a farlo ed è questo che non ci rende competitivi con altri mercati del Mondo ma – rilancia – meglio così perché non possiamo e non dobbiamo rinunciare alle garanzie”.

“Ed allora – sottolinea – dobbiamo difendere e valorizzare quello che facciamo, il made in Italy ad esempio. Ma non lo facciamo a sufficienza, l’Europa non ci aiuta. Un peccato perché in questa sfida c’è il nostro passaporto vincente. Bisogna rilanciare, in Campania, un grande distretto calzaturiero. Non possiamo pensare a soluzioni utili per l’immediato, serve un progetto serio a medio e lungo termine”.

“Dobbiamo coinvolgere le Istituzioni, il sistema delle imprese, realtà come quella della SSIP, deve nascere un distretto moderno, un polo della ricerca, della innovazione. Dobbiamo – ricorda l’imprenditore – scommettere sulla innovazione digitale, per la produzione, sulla scommessa della sostenibilità. Si dovrà avere la capacità di coinvolgere il sistema del lusso, avviare una grande rete, scegliere la qualità dei prodotti. In Veneto il distretto del Brenta assicura 20 milioni di prodotti di lusso all’anno. In Campania, e grazie solo allo sforzo di alcune eccellenze, siamo a due milioni. Il potenziale di crescita è enorme, possiamo farcela. Ci sarebbe un circuito economico imponente, intere realtà dell’indotto avrebbero nuovo slancio”.

“Nel Brenta è fondamentale il ruolo del Politecnico. La SSIP – conclude rilanciando sulla Ricerca – è parte integrante di questa sfida che dovrà partire ed essere sempre più grande. Sarà necessario, nella idea di distretto, consolidare poi il ruolo della formazione e tutte le sfide che interessano la legalità”.