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Care concittadine e cari concittadini, avvicinandosi questo tradizionale appuntamento di fine anno, ho avvertito la difficoltà di trovare le parole adatte per esprimere un augurio“. Inizia così il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dice: “Sono giorni in cui convivono angoscia e speranza. La pandemia che stiamo affrontando mette a rischio le nostre esistenze. Il 2021 sia l’anno della sconfitta del virus“.

Il Presidente della Repubblica parla di questo delicato momento che l’Italia e il mondo intero stanno attraversando e spiega: “La pandemia ha seminato un senso di smarrimento: pone in discussione prospettive di vita. Basti pensare alla previsione di un calo ulteriore delle nascite, spia dell’incertezza che il virus ha insinuato nella nostra comunità. E’ questa la realtà, che bisogna riconoscere e affrontare“.

Mai un vaccino è stato realizzato in così poco tempo“. Per questo, sottolinea Mattarella, “vaccinarsi è una scelta, un dovere e una responsabilità, tanto più per chi opera a stretto contatto con malati e per i più fragili. Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza“.

Il piano europeo per la ripresa, e la sua declinazione nazionale – che deve essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse – possono permetterci di superare fragilità strutturali che hanno impedito all’Italia di crescere come avrebbe potuto. Cambiamo ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco“, afferma Mattarella che lancia la sfida: “Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo alle giovani generazioni. Ognuno faccia la propria parte“.

Abbiamo avuto la capacità di reagire. La società ha dovuto rallentare ma non si è fermata. Non siamo in balia degli eventi. Ora dobbiamo preparare il futuro – aggiunge -. Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori. I prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall’emergenza e per porre le basi di una stagione nuova. Non sono ammesse distrazioni. Non si deve perdere tempo. Non vanno sprecate energie e opportunità per inseguire illusori vantaggi di parte. E’ questo quel che i cittadini si attendono“.

La sfida che è dinanzi – prosegue Mattarella – a quanti rivestono ruoli dirigenziali nei vari ambiti, e davanti a tutti noi, richiama l’unità morale e civile degli italiani. Non si tratta di annullare le diversità di idee, di ruoli, di interessi ma di realizzare quella convergenza di fondo che ha permesso al nostro Paese di superare momenti storici di grande, talvolta drammatica, difficoltà.L’Italia ha le carte in regola per riuscire in questa impresa“.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conclude rivolgendosi ancora alle “care concittadine e ai cari concittadini, quello che inizia sarà il mio ultimo anno come Presidente della Repubblica. Coinciderà con il primo anno da dedicare alla ripresa della vita economica e sociale del nostro Paese. La ripartenza sarà al centro di quest’ultimo tratto del mio mandato. Sarà un anno di lavoro intenso. Abbiamo le risorse per farcela“.