Agosto 2024. L’Italia è in ferie ma viene scossa da un caso destinato ad avere una eco mediatica enorme e che continua a fare molto rumore ancora oggi. Scoppia l’affaire Sangiuliano-Boccia, con l’ex Ministro della Cultura costretto poi a rassegnare le proprie dimissioni. Per capire come sono davvero andate le cose bisogna riavvolgere il nastro fino al 2023, anno in cui c’è stato un primo incontro tra i due, anche se le versioni non collimano confrontando con quanto affermato da Sangiuliano al Tg1. “Ho conosciuto il Ministro – spiega Maria Rosaria Boccia ai microfoni di Anteprima24 – i primi giorni di agosto del 2023. Ci siamo visti agli Scavi di Pompei alla presentazione della candidatura della cucina italiana come patrimonio Unesco. Ci siamo poi incontrati a maggio 2024 e da lì è partita una serie di messaggi”.
Il successivo passaggio è stato l’approdo della Boccia nelle strutture del dicastero retto da Sangiuliano, colpito dalle grandi capacità organizzative della sua collaboratrice. “Il Ministro – aggiunge la Boccia – lo ha dichiarato in diverse interviste: lui riconosceva in me delle eccellenti doti organizzative ed avevamo già iniziato a pianificare il G7 a Pompei. Apparentemente il mio ingresso nell’apparato del Ministero ha generato molte simpatie e sorrisi, ma poi ho scoperto in seguito che erano facce finte. Poi ho saputo che la macchina ministeriale non gradiva la mia presenza. Io pretesi che il mio incarico fosse a titolo gratuito. Fabio Longo? Credo sia stata la persona centrale di questo battage. Ho sempre pensato che la fuga di notizie a Dagospia sia stato lui a passarla”.