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Molte persone sono solite parlare indistintamente di gasolio, benzina, diesel, metano e gpl come se fossero sinonimi, ma in realtà sono cose ben diverse. Per capire meglio di che cosa si tratta, andiamo a descrivere nel dettaglio ognuno di questi carburanti e combustibili, evidenziando le differenze tra uno e l’altro facendo finalmente un po’ di chiarezza.

Gasolio: che cos’è

Si parla di gasolio per indicare il carburante per i motori diesel. Tuttavia, non è il suo unico scopo poiché è molto versatile e trova applicazione in diversi campi. Non tutti sanno che alcuni hanno caldaie domestiche che funzionano a gasolio, infatti. Sebbene sia un sistema un po’ antiquato, è piuttosto diffuso su tutto il territorio, in particolare nelle abitazioni più datate. Per alimentare la caldaia, è necessario avere un serbatoio indipendente che va ricaricato di volta in volta. Trova su CheTariffa l’offerta con prezzo gasolio per il riscaldamento più conveniente per te e la tua famiglia.

Metano: di che cosa si tratta

Il metano in pratica non è altro che gas naturale, lo stesso che si usa nella maggior parte delle case per far funzionare la caldaia e cucinare. Si può sentir nominare anche come gas metano, metano naturale, gas naturale: sono tutti sinonimi della stessa identica cosa. Rispetto alla benzina, il metano ha un costo di circa un terzo quindi è molto economico, sebbene chi si vede arrivare la bolletta del gas non lo direbbe. Se confrontato con altri combustibili, il metano ha anche il vantaggio di essere meno inquinante e impattante per l’ambiente, cosa non da poco.

Benzina: le caratteristiche

La benzina è ad oggi il carburante più comune per automobili e veicoli in generale. Nel corso del tempo, si sono visti diversi tipi di benzina, a partire da quella con piombo il cui uso è vietato perché si tratta di un metallo pesante velenoso. Oggi si vede soprattutto benzina super che contiene un numero di ottani pari a 95. Altro componente è l’etanolo, un biocarburante la cui percentuale può andare da un minimo di 0 fino a 85. La benzina si ottiene tramite la distillazione di petrolio grezzo, motivo per cui l’aumento alla pompa di benzina è direttamente legato al costo del greggio. Tuttavia, le fluttuazioni, soprattutto al ribasso, non corrispondono sempre a una diminuzione del prezzo della benzina alla stazione di rifornimento perché bisogna mettere in conto altri costi fissi legati anche alle accise statali.

Gpl: come funziona

Infine, la sigla Gpl sta per gas di petrolio liquefatto. È un gas ma viene liquefatto per facilitarne il trasporto. Il gpl è un cosiddetto gas derivato perché frutto dalla lavorazione di petrolio. Si tratta di una miscela di combustibili, di cui la maggior parte sono propano e butano; ciononostante può essere anche estratto. Entrambi sono sottoprodotti del processo di raffinazione a cui viene sotto posto il petrolio grezzo perché diventi benzina.  Le automobili a gpl e metano sono spesso chiamate auto a gas, ma si tratta di combustibili molto differenti che seguono regole diverse, come quelle relative al cambio del serbatoio.