- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Il 4 maggio è la data tanto attesa dagli italiani. Chi pensa, però, di tornare subito alla vita normale, o almeno a una parvenza della stessa, correre il grosso rischio di illudersi. Ecco perché da palazzo Ghigi arrivano smentite circa le ipotesi circolate in merito alla riapertura del Paese. “Ipotesi senza fondamento“, è la voce che ha iniziato a filtrare con insistenza questa sera. Decisioni non ne sono state ancora prese, quelle verranno fuori dal confronto che il Governo avrà con il comitato tecnico scientifico e con la task force degli esperti. “Maggio è ancora un mese a rischio, specialmente in alcune regioni sarà ancora un mese interlocutorio“, ha dichiarato a tal proposito Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo dell’Oms. Intervenuto questa sera a Radio Punto Nuovo, Ricciardi ha ammesso che bisognerà analizzare e tenere conto delle diverse situazioni: “Non ha senso vietare attività dove ci sono 0 casi come la Basilicata. La Campania ha reagito molto bene, tempestivamente, la popolazione ha compreso bene la situazione ed ha reagito in tempo, preoccupa un po’ di più la Puglia. Suggeriremo di avere provvedimenti diversi a seconda delle aree geografiche“. Diversi gradi di contagio dovrebbero portare il Governo a varare una nuova limitazione. Per le due settimane successive alle prime aperture, infatti, non si dovrebbe poter superare le frontiere regionali (escludendo la circolazione delle merci e gli spostamenti per lavoro). Ipotesi, come detto, sulle quali si sta ragionando in queste ore in attesa di tirare la classica somma alla fine del mese.