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C’è il cappotto messo sul braccio che nasconde movimenti illeciti. C’è il gruppo di persone che accerchia l’anziano e parla fra loro catturando l’attenzione dell’ignara prossima vittima. O anche la “turista” che gira con tanto di macchina fotografica e mappa della città ma che invece sa bene dove si trova e attende il momento giusto per agire.

Sono alcuni dei modus operandi degli ‘specialisti’ del pickpocketing, il borseggio, evidenziati dai Carabinieri a Napoli che hanno avviato una campagna per cercare di mettere in guardia le potenziali vittime dei furti con destrezza. In particolare sugli autobus, con raid ai danni delle migliaia di turisti che affollano Napoli. L’ultimo caso quello verificatosi a bordo del bus della linea 204 nei pressi del bosco-museo di Capodimonte.

I Carabinieri hanno notato un uomo, un 50enne, e lo hanno fermato mentre tentava di impossessarsi del portafogli di un anziano e poi, una volta scoperto, lo ha minacciato di morte dicendo di avere un coltello in tasca. L’uomo, fermato dai Carabinieri, si è rifiutato di fornire le proprie generalità e in pochi secondi, dopo aver strattonato uno dei militari, ha tentato di fuggire. Pochi metri e il 50enne è stato bloccato e arrestato. Perquisito, è statop trovato effettivamente in possesso di un coltello a serramanico che viene sequestrato.

L’arrestato è in attesa di giudizio. Dai Carabinieri una sorta di ‘manuale’ per bloccare i borseggiatori: prima di salire a bordo occorre assicurarsi che tutte le borse che si portano siano chiuse. Poi, portare borse e borselli con l’apertura rivolta all’interno protetti con una mano sopra. Inoltre, il consiglio di non tenere il portafogli e lo smartphone nella tasca posteriore dei pantaloni ma in quella anteriore. Occorre “mantenere alta la concentrazione non lasciandosi distrarre dallo smartphone o dalle conversazioni di altri viaggiatori”. Infine, evitare di farsi accerchiare da persone che sembrano conoscersi tra loro.