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Il mercato occupazionale ha un nuovo alleato nella creazione di posti di lavoro, soprattutto per i più giovani. Stiamo parlando del gaming, l’industria del futuro che coniuga digitale e innovazione per mettere in moto l’economia del nostro paese.

Più forte di qualsiasi riforma, più incisivo di qualunque piano di investimento. Il gaming è uno degli astri nascenti della nostra economia. E uno degli ambienti in cui si producono più posti di lavoro. Lo dicono i numeri, innanzitutto, che parlano di un giro d’affari complessivo di 2 miliardi e 200 milioni di euro per quanto riguarda la creazione e lo sviluppo di videogame.

Parola del Censis, che nel suo rapporto condotto in sinergia con Idea, Italian Interactive Digital Entertainment Association, parla proprio del valore economico e sociale dei videogiochi in Italia. Oggi nel nostro paese sono infatti attive 160 imprese, con più di 1.600 addetti, la maggior parte dei quali di età inferiore ai 36 anni. Un settore su cui investire, con effetti che sarebbero immediati: se fossero investiti 45 milioni nell’industria del gaming (gli stessi che il PNRR mette a disposizione per il finanziamento di piattaforme di servizi digitali), il fatturato delle imprese raggiungerebbe quota 357 milioni di euro, creando oltre mille posti di lavoro.

Occupazioni e figure che sono dedicate soprattutto ai giovani e che possiamo dividere in tre grandi gruppi. C’è quella dei giocatori professionisti, come i pro gamer e gli streamer; quella relativa allo sviluppo dei videogiochi (che vanta game designer, programmatori, grafici, tester e animatori) e infine quella della promozione e della commercializzazione.

Nel settore del gioco pubblico, operano team specializzati nel progettare offerte innovative per attirare nuovi clienti. Una delle loro strategie più efficaci è la proposta senza deposito legata alle slot che permette ai clienti di testare alcuni giochi presenti nelle piattaforme senza alcun vincolo finanziario.

Nonostante ciò, il processo di ideazione costituisce l’elemento più essenziale nel lavoro dei professionisti del gaming. È qui che è attivo il Game Designer, esperto in matematica e in programmazione ma anche creativo al punto giusto. Altro mestiere del futuro è il Level Designer, colui che converte concetti bidimensionali in modelli 3D, oppure il Writer, l’autore della storia, dello sviluppo logico e coerente, l’artefice dell’ambiente, dei personaggi, degli ostacoli e delle prove da superare. Infine non possiamo non citare il Game Tester, ovvero colui che con pazienza, precisione e cura, testa il videogame e rileva problemi, difetti e interruzioni. Un vero e proprio firmamento di opportunità lavorative, un universo in costante espansione che è un tesoro per tutta la nostra economia. Nonché una salvezza per tanti lavoratori del futuro.