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Una prima schiarita. Le parole che Vincenzo De Luca ha destinato, venerdì scorso, al mondo del wedding hanno sortito gli effetti di una piacevole sorpresa. “L’economia dei matrimoni è un’industria rilevante per la Campania, sarebbe importante riavviarla” – ha spiegato il Governatore.

E come non essere d’accordo. Certo, servono protocolli e organizzazione, ma gli operatori del settore hanno già dimostrato di essere pronti alla sfida. E se l’obiettivo è ripartire a primavera, magari dopo Pasqua, siamo sicuri che si faranno trovare pronti.
D’altronde, diciamocelo chiaramente, l’industria del wedding è stata tra le più penalizzate in questi dodici mesi di emergenza Covid. I dati – snocciolati con chiarezza nei giorni scorsi dal presidente di Assoeventi Michele Boccardi – sono drammatici: il fatturato è calato del 95%. Praticamente è stato azzerato. Una mazzata per migliaia di imprenditori, lavoratori, famiglie. E chi è chiamato a responsabilità di governo deve sentire il dovere di fornire risposte a tutti loro.

Nell’apertura di De Luca, dunque, vogliamo cogliere un segnale di attenzione. Siamo ancora lontani dal traguardo, nessuno si illude, ma almeno si è mosso un passo nella giusta direzione. Insomma: è pur si muove.
Da qui la presa di posizione delle “Spose guerriere 2021”, gruppo di future sposine campane – oltre trecento le coppie rappresentate – che ha preso carta e penna e scritto a De Luca:
“Gentile Presidente,
Siamo sempre noi, le Spose Campane. Le scriviamo per ringraziarLa per aver preso in considerazione il settore Wedding e la nostra richiesta di aiuto. Noi tutte seguiamo le sue dirette ed il suo intervento è stato molto rassicurante! Davvero GRAZIE INFINITE!
Le segnaliamo, inoltre, l’esistenza di richieste di “protocollo” che prevedono lo screening degli invitati! Queste proposte sono abbastanza sconcertanti sia da un punto di vista organizzativo che sanitario. Infatti, secondo noi, con un risultato negativo di un tampone antigenico rapido si assisterebbe ad un rilassamento generale ed ad una non ottemperanza delle norme che realmente permetterebbero di garantire la sicurezza di un evento, ovvero: distanziamento sociale e mascherine.
Le chiediamo, inoltre, di tutelare tutti gli operatori del settore, magari con piani vaccinali ad-hoc. Sicure della sua attenzione e del suo corretto operato, Le rinnoviamo i nostri ringraziamenti e siamo certe che, come sempre, il suo operato sarà giusto e rivolto al benessere e alla salute di tutti. Cordiali Saluti, Le spose”.