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Appena terminato il Question Time, ho chiesto ancora una volta risposte certe sull’enorme disequilibrio tra sanità pubblica e intramoenia”. Così, in una nota, la consigliera indipendente Maria Muscarà.
“Un dramma che va avanti da anni, già dal 2019, poi con il Covid si pensava fosse legato alla criticità del momento.
Invece, i dati 2022, hanno denunciato con forza tale criticità e, nonostante ciò, il direttore Verdoliva non è stato in grado di darmi i dati del 2023 a seguito del suo tardivo intervento.
La risposta intanto è stata paradossale e molto vaga con un assessore ‘un po’ a disagio’ – spiega – parlando solo dei casi del Cardarelli e solo delle prestazioni ortopediche del pronto soccorso, riferendomi (ovviamente) che i dati sono elevati come prestazioni del servizio pubblico. Vorrei vedere se un ‘povero cristo’ arriva in ospedale con le ossa rotte, e gli dicono di attendere l’intramoenia, senza operare immediatamente nel pubblico”.
Resta il punto che attualmente in Regione Campania i cittadini pagano l’Intramoenia e, proprio come De Luca qualche giorno fa denunciava che ci sono medici che ‘condizionerebbero’ i propri pazienti ad andarsi a curare in Lombardia, così possiamo dire che ci sono medici che ‘condizionerebbero’ i propri pazienti a curarsi pagando l’Intramoenia? Non dimentichiamo che solo al Cardarelli nel 2022 sono state somministrate 1255 visite ortopediche in intramoenia, mentre nel pubblico appena 112 (1 ogni 3 giorni), all’Ao dei Colli “111 ecografie dell’apparato urinario in intramoenia e 0 nel pubblico; al San Giuseppe Moscati su 699 visite ortopediche in intramoenia sono risultate 0 nel pubblico. La legge che tende ad equilibrare pubblico ed Intramoenia c’è, va solo rispettata”, conclude la consigliera.