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Tre vittorie e una sconfitta (a tavolino contro la Juventus). 12 gol fatti e solo 4 subiti, tre dei quali inseriti nel passivo dalla sentenza del giudice sportivo. È un Napoli extra lusso quello che ha iniziato la stagione 2020-2021 agli ordini di Rino Gattuso. E nell’ambiente azzurro inizia a filtrare un ottimismo che non si vedeva da anni.

 

Le principali quote antepost di inizio campionato considerano i ragazzi di Gattuso una delle prime 4 forze della Serie A, subito alle spalle di Juventus e Inter e alla pari con Atalanta e Lazio. Proprio quell’Atalanta battuta nell’ultima giornata con un perentorio 4 a 1.

Contro gli orobici il dominio è stato totale. Troppo concentrati e aggressivi i ragazzi di Gattuso, capaci con il loro 4-2-3-1 di imbrigliare la spinta dei nerazzurri e di batterli con le loro stesse armi: compattezza, pressing e velocità nelle giocate offensive. E così ne è uscito un primo tempo da quattro gol con le firme del rinato Lozano (doppietta per lui) e degli ultimi arrivati Politano e Osimhen. Ma soprattutto un primo tempo che ha fatto drizzare le orecchie alle rivali per lo Scudetto.

 

Nelle tre gare giocate, il Napoli ha rifilato due reti al Parma all’esordio, sei al malcapitato Genoa e quattro all’Atalanta. Fanno quattro di media. Il tutto con un solo gol subito. Impossibile non dare al tecnico ex Milan buona parte del merito. Gattuso è stato infatti capace di aggiungere alla solidità messa in mostra nel finale della scorsa stagione una propensione al gioco offensivo e una qualità nelle giocate di tutto rispetto.

 

In questo è stato aiutato dalla società che ha allestito una rosa in grado di interpretare al meglio la sua idea di gioco. Gli acquisti di Bakayoko e Osimhen sono stati fondamentali. Il primo, con la sua forza e la sua sagacia tattica, ha permesso di “reggere” uno schieramento con tre trequartisti e un centravanti. Il secondo è una delle sorprese più belle di questo inizio di campionato e con gol e assist inizia a ricordare ai tifosi il Cavani dei tempi d’oro.

Ma forse a stupire di più è stata la rinascita di alcuni giocatori che erano dati per persi o destinati a cambiare aria. Lozano è passato da essere oggetto misterioso al ruolo di bomber implacabile e con quattro gol è l’attuale capocannoniere di squadra. Politano non sembrava all’altezza del Napoli e invece non sta facendo rimpiangere capitan Insigne. E in attesa dei completi recuperi di Elmas e Zielinski sono tornati ad altissimi livelli anche Fabian Ruiz, Manolas e il totem Koulibaly.

 

Quattro partite sono davvero poche per fare previsioni attendibili ma le partenze a scarto ridotto di Juventus, Inter e Lazio e un calendario abbordabile nelle prossime giornate autorizzano sogni di gloria. Probabile che il primo snodo cruciale arrivi all’ottava uscita quando i ragazzi di Gattuso affronteranno il Milan di Pioli, unica squadra ancora a punteggio pieno.