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Cava de’ Tirreni (Sa) – Scontro al vetriolo, sulla carta stampata e su facebook, tra il professore Domenico Lombardi, primario di Chirurgia dell’ospedale cavese “Santa Maria dell’Olmo” e il chirurgo-proctologo Alfredo Giordano, trasferitosi da mesi a Mercato San Severino. Scintille che riaccendono i riflettori sul reparto metelliano, sulle sue criticità e i rapporti, difficili, creatisi con alcuni medici che hanno ottenuto trasferimento e pensione anticipata.

L’antefatto. Il dottor Giordano rilascia una intervista ad un giornale cavese e, senza giri di parole,

Alfredo Giordano

afferma che “…l’attività di proctologia cavese ha subìto una battuta d’arresto. Il primario, di cui si parla tanto per il falso problema dei ferri chirurgici, si è da subito mostrato ostile. Due colleghi storici hanno chiesto il prepensionamento io ho chiesto il trasferimento” in sintesi.

La replica di Lombardi: “A Cava non è mai esistita una proctologia. Per quel che mi riguarda ho allontanato, per motivi che ho denunciato ai vertici, che non hanno ritenuto di rivolgersi alla magistratura. Ho quindi prima ordinato il trasferimento di Giordano al pronto soccorso, poi altrove”.

La contro-replica. Giordano, sul suo profilo facebook, contro replica, pubblicando la richiesta di

prof. Lombardi

trasferimento  ed anche il provvedimento di accoglimento . E scrive: “Chiudo oggi il mio fantastico 2017 che mi ha visto, a 48 anni, ‘osteggiato’ da un primario universitario direttore di scuola di specializzazione che ne ha 70. Ciò, come tutti potete capire tra le righe, è motivo di orgoglio ed è quasi un titolo così come le specializzazioni ed i master che annovero nel mio curriculum”.

Ferri e Crozza. L’accademico  ritorna nuovamente sulla stampa dopo la sua denuncia, rimbalzata sui media nazionali, di utilizzare i ferri operatori personali; parole riprese dall’onorevole Edmondo Cirielli che in un comunicato stampa chiedeva di fare luce sulla denuncia del professore. Parole, quelle di Lombardi, finite nel copione del comico Crozza  che ha così detto all’Italia intera del presunto uso di ferri chirurgici portati da casa. A Cava si litiga e il reparto si svuota.