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“Il Commissario? Quando il Padreterno lo permetterà….”. Così Vincenzo De Luca, a margine di una conferenza stampa istituzionale, risponde a chi gli chiede della nomina che il governo nazionale deve fare in ambito sanitario. La Regione è priva del commissario dai primi di aprile, quando Joseph Polimeni ha rassegnato le dimissioni. In carica è rimasto solo il vice, Claudio D’Amario, la cui firma non è sufficiente per i decreti. Dal canto suo De Luca conta sulla possibilità di assumere l’incarico in prima persona e più volte ha addebitato al governo la responsabilità della mancata decisione che, di fatto, paralizza il sistema sanitario in fase di riassestamento. Anche oggi il presidente insiste sul fatto che “il ritardo del governo è intollerabile e si può configurare come omissione di atti d’ufficio, provoca danni ai cittadini”. Il governatore schiva domande dirette sul suo rapporto con il ministro Lorenzin e ricorda che, invece, la nomina tocca a Palazzo Chigi di concerto con il Mise, il ministero della Salute e quello degli Affari regionali. De Luca non commenta l’esito delle amministrative. Alla domanda se voglia fare ‘un’analisi del voto’ risponde scherzosamente: “Io posso fare le analisi del sangue!”