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Ferma. Decisa. Lucia Azzolina non ne vuole sapere, la data per il ritorno in classe è fissata e non ci saranno ulteriori modifiche. “Il 14 settembre si tornerà a scuola“, ribadisce il Ministro dell’Istruzione, ospite alla trasmissione “Agorà” su RaiTre, “con la maggioranza lavoriamo insieme, alle opposizioni chiedo meno propaganda per fare contente le famiglie“.

Getta acqua su fuoco, provando a spegnere anche l’ultima polemica. “Abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici di dirci di quale tipologia di banco hanno bisogno. La gara sarà europea, vedremo quali aziende parteciperanno“, prosegue la Azzolina, “lasciateci lavorare, occorre fare meno polemiche perché non servono e si terrorizzano le famiglie“.

Il problema delle cattedre scoperte è atavico nella scuola italiana. La scuola ha mancato di programmazione, i concorsi vanno programmati e questo lavoro non è mai stato fatto“, conclude il Ministro, affrontando un altro tema caldo, “abbiamo bandito concorsi per 78mila persone, nella pubblica amministrazione si entra tramite concorso. So che tantissimi precari il concorso lo vogliono, anche il Quirinale ha un giudizio favorevole. L’assunzione per titoli non è rispettosa della Costituzione, su questo allo stesso modo in tanti nella maggioranza“.