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Risultato economico in miglioramento ma permangono criticità legate alla mancata istituzione di un servizio di controllo sulle opere pubbliche. È il quadro relativo ai bilanci della gestione 2018-2019 dell’Asl Napoli 3 Sud tracciato dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Campania, i cui esiti sono stati pubblicati attraverso un’apposita delibera. ”Il risultato economico – ha rilevato la Corte – risulta in miglioramento, con un utile 2019 di 3,276 milioni di euro, a fronte dei 322.253 euro del 2018, mentre si osserva una crescita costante del valore e dei costi della produzione, con differenza sempre positiva”. ”Criticità e irregolarità permangono – sempre secondo la magistratura contabile – nella mancata istituzione di un servizio di controllo e monitoraggio sull’andamento delle opere pubbliche, per la verifica di coerenza tra la programmazione e l’esecuzione dei lavori mediante la definizione di appositi cronoprogrammi di spesa. Analoghe esigenze di monitoraggio si sono, inoltre, rilevate sul diverso versante del controllo degli standard qualitativi e quantitativi delle strutture private convenzionate”. Sul fronte delle controversie giudiziarie, la Corte ha evidenziato ”la necessità di aggiornare, almeno annualmente, il grado di soccombenza azienda sanitaria rispetto al numero delle cause, al fine di adeguare la capacità del fondo contenzioso”. Nel sottolineare, infine, come ”il contradditorio assicurato dalla Regione Campania abbia consentito alla Corte di acquisire elementi sulle attività regionali di indirizzo e controllo nei confronti delle aziende sanitarie campane”, la sezione ha preso atto, ”salve le successive verifiche, delle azioni di miglioramento gestionale riferite dalla Regione (istituzione di sistemi di rilevazione dei costi e di elementi sulle previsioni di spesa e sulle politiche di contenimento; previsione di un sistema di verifica dello stato di avanzamento dei lavori; diminuzione dei crediti verso la Regione; progressiva eliminazione dei crediti nei confronti delle strutture convenzionate; esternalizzazione del servizio di inventariazione; riconciliazione di crediti e debiti; esternalizzazione della riscossione coattiva con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione; recupero delle somme per indennità non dovute, erogate al personale)”.