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Dopo aver tagliato 8 milioni di euro al San Carlo nel biennio 22/23, mettendo a rischio la stabilità finanziaria dell’ Ente, dopo aver tagliato senza preavviso 2 milioni di euro al Teatro Mercadante, mettendo a rischio la stagione estiva di Pompei, salvata solo grazie all’intervento del ministro Sangiuliano, oggi De Luca si permette di denunciare pericoli per lo spettacolo in Campania e addirittura convoca una riunione eversiva per mobilitare la protesta degli operatori”. Lo afferma in una nota Luciano Schifone, consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Dopo aver sperperato 28 milioni di euro per una megagalattica piattaforma di informazione culturale digitalizzata ma rimasta vuota e in accessibile da quattro anni, prova ad aizzare il mondo della cultura e dello spettacolo – prosegue Schifone – con l’ arma del terrorismo, da una parte, per la presunta mancata erogazione dei fondi Poc del governo e, dall’altra, della irrituale convocazione dei beneficiari del contributo regionale”.
Sappiano gli operatori culturali indipendenti – conclude il consigliere di Sangiuliano – che, come sta avvenendo in tutte le regioni d’Italia, compresa la Puglia del governatore Emiliano, gli accordi con il governo sono stati o stanno per essere sottoscritti e dunque per la Campania osta solo il rifiuto di De Luca a definire l’accordo necessario proprio per evitare che i fondi Poc, come già accaduto in passato, siano spesi in modo discrezionale per favorire o punire Teatri e Compagnie sulla base della amicizia del ‘Cacicco’ di turno”.