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Tra le persone che fin dal primo momento si sono strette attorno alla famiglia ed hanno espresso sostegno e solidarietà c’è anche il sindaco di Eboli, Mario Conte presente alla cerimonia funebre in chiesa e prima ancora anche alla casa del commiato dove si è recato prima di partecipare alle esequie. ed è stato ancora una volta lui a chiarire alcuni aspetti della dinamica della tragedia avvenuta lunedì in via Santarosa, a Campolongo.

“Sono vicino a questa famiglia per la tragedia che li ha colpiti. Continuo a ribadire che sia necessaria una regolamentazione per chi ha questi cani, ci vuole un patentino. Resto impressionato dalla violenza con la quale i pitbull lo hanno aggredito non lasciandogli scampo. Ho parlato nuovamente con il nonno, il quale mi ha raccontato che si trovava fuori il cancello chiuso e non è riuscito ad entrare. Lo zio che lo teneva in braccio, mentre usciva dalla casa, è stato attaccato dai due cani e uno di questi lo ha morso ad un ginocchio e, nel piegarsi perché colpito, il cane ha azzannato il piccolo. È intervenuto anche l’altro figlio senza riuscirci”. In attesa dell’arrivo della bara, i primi ad arrivate sul posto, sono stati il nonno materno Franco Santoro, con il volto segnato dalle lacrime, i fratellini di Francesco Pio, Immacolata e Adam, circondati dall’affetto dei parenti e quanti conoscono la mamma Paola Ferrentino distrutta dal dolore. Toccante l’omelia di Padre Franco Roca che, prima dell’inizio della celebrazione, ha detto che “non ci sono parole per affrontare questa perdita. Chiederò aiuto allo spirito santo”.