“Il fatto non sussiste”. Con questa motivazione, il giudice monocratico Cesarina Ansalone della terza sezione penale del tribunale di Salerno, ha assolto un uomo di 62 anni, residente ad Altavilla Silentina, accusato del reato di appropriazione indebita.
La vicenda risale al 2018 quando, il 62enne di Altavilla Silentina, all’epoca dei fatti amministratore di un noto condominio sito a Capaccio, lascia il suo incarico per dedicarsi ad altri lavori. All’ormai ex amministratore di condominio subentra quindi, un altro amministratore, quest’ultimo residente a Battipaglia che, a seguito dello studio del bilancio e delle relative fatture del condominio di cui ne diventa gestore, denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno il suo predecessore di Altavilla.
Il 62enne viene così accusato di essersi appropriato indebitamente della somma di 4316,15 euro in contatti sottratta dal fondo cassa del condominio e di un assegno bancario della Bcc di Aquara del valore di 348 euro, anche quest’ultimo intestato al condominio e di cui ne aveva il possesso proprio nella qualità di amministratore condominiale negli anni 2015-2016. Secondo la Procura inoltre, l’ex amministratore di condominio proprio a seguito della funzione, si sarebbe procurato un ingiusto profitto economico ai danni del condominio amministrato. Accuse pesanti queste, che nel 2019 hanno visto il 62enne, assistito e difeso dall’avvocato salernitano Luigi Gaudiano, finire a giudizio dinanzi alla terza sezione penale del Tribunale di Salerno dove poche ore fa, al termine dell’ultima udienza del processo, il 62enne è stato dichiarato innocente e assolto perché “il fatto non sussiste”.