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Salerno – Gioacchino Tulimieri, storico presidente Ail Salerno, dopo 23 ininterrotti anni alla guida dell’Associazione passa il testimone alla neo eletta Elvira Tulimieri.

La famiglia Tulimieri è stata esemplare, negli anni, per l’esempio di grande forza dimostrata all’indomani dell’immane tragedia che colpì il giovanissimo e mai dimenticato Marco, stroncato da una fulminante leucemia.     

Oggi l’Ail Salerno saluta Gioacchino Tulimieri scrivendo e pubblicando una toccante ”lettera al presidente uscente”.

Si legge: “Caro presidente, l’AIL Salerno desidera salutarti ma soprattutto ringraziarti per l’impegno e la dedizione messi a disposizione dell’associazione in questi lunghi 23 anni di attività.

E’ fortemente sentita la voglia di ripercorrere in questa lettera il difficile e arduo percorso portato avanti insieme ai soci fondatori, ai consiglieri a i numerosissimi volontari che si sono aggiunti lungo la strada, allorché dal nulla si decise di aprire una sezione AIL a Salerno dove la cura delle leucemie era legata esclusivamente ai lontani viaggi della speranza.

Il dolore di un padre e di una madre che perdono un figlio è cosi lacerante da non lasciare, molto spesso, spazio a nulla se non alla più cupa disperazione, invece tu caro presidente hai fatto di quel dolore la tua forza per donarti agli altri con tutto te stesso, superando ogni ostacolo pur di vedere realizzato il sogno di curare a Salerno i malati di leucemia, linfomi e mieloma.

Alla fine il sogno è diventato realtà con la realizzazione di ben due centri ematologici uno a Salerno e l’altro a Pagani e di un day hospital pediatrico per i più piccini, e quel piccolo gruppo di poche persone è diventato una moltitudine di gente animata dallo stesso spirito e dalla stessa sensibilità.

Non è stato sempre facile, ci sono stati momenti di affiatamento e momenti di sconforto ma la tua dote di grande mediatore e la tua pazienza oltre alla grande caparbietà ha fatto sì che alla fine si trovasse sempre una soluzione condivisa tra le parti.

Un grande ringraziamento sentiamo di rivolgerlo anche alla carissima Eufemia, moglie e donna di grande discrezione e gentilezza che da mamma straziata dal dolore è riuscita a riattraversare i corridoi dell’ematologia per portare il suo conforto a tanti altri pazienti e a lottare con loro e per loro, perché ogni vita curata, le guariva un po’ il suo cuore.

Resterete entrambi l’esempio di due genitori meravigliosi, di una guida concreta per l’AIL e per Elvira la neo presidentessa eletta che si impegnerà a far fruttare quanto è stato prodotto e seminato in questi anni e a realizzare tutti i progetti che ancora verranno, con la certezza che il nuovo consiglio saprà dare un valido contributo operativo e che tutti continueremo a sentirci membri della grande e meravigliosa famiglia”.