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Salerno – “Di tutti i soggetti arrestati conosco solamente quelli con cui ho rapporti familiari”. A sottolinearlo ieri al Gip del Tribunale di Salerno Ubaldo Perrotta è stato Ciro D’Agostino, arrestato martedì scorso insieme ad altre 11 persone. In tutto sono state 17 le misure eseguite dagli uomini della Squadra Mobile di Salerno: 7 in carcere, 5 ai domiciliari e 5 obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. Nella casa circondariale di Fuorni il giudice per le indagini preliminari che ha firmato l’ordinanza ha tenuto l’interrogatorio di garanzia a carico di Ciro D’Agostino 43 anni, fratello di Peppe D’Agostino detenuto al regime del 41 bis; Massimiliano Sabato 35 anni; Carmine Caputo 22 anni, Raffaelino D’Agostino 22 anni; Michele Cavallo 43 anni; Ciro Galioto 42 anni; Armando Mastrogiovanni 27 anni. Assistito dagli avvocati Carmine Giovine e Luigi Gargiulo, Ciro D’Agostino ha espresso la volontà di rendere una dichiarazione spontanea ma non di sottoporsi ad interrogatorio. Questi ha respinto tutti gli addebiti a suo carico ed ha sottolineato che di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda non conosce nessuno fatta eccezione di coloro con cui ha un vincolo di parentela. Ha invece risposto a tutte le domande del magistrato Raffaelino D’Agostino, assistito dall’avvocato Pierluigi Spadafora. Il 22enne, incensurato, ha contestato tutte le accuse a suo carico ed ha dato una lettura delle intercettazioni in cui è protagonista. Si tratta di una interpretazione completamente diversa da quella degli investigatori. Nelle intercettazioni il giovane D’Agostino compare poche volte ed in alcune di queste parla del suo papà. Alla luce di quanto dichiarato dal 22enne, l’avvovato Spadafora ha, nella stessa giornata di ieri, presentato al gip istanza di scarcerazione per assenza di gravi indizi di colpevolezza. 
Massimiliano Sabato, Carmine Caputo (difesi da Antonietta Cennamo), Armando Mastrogiovanni (difeso da Federico Cioffi), Michele Cavallo e Ciro Galioto si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere. Lunedì mattina saranno invece ascoltati i 5 destinatari dell’ordinanza di custodia ai domiciliari. A tutti e 17 i destinatari delle misure cautelari è contestata la partecipazione, a vario titolo, ad una associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, noncheé diverse cessioni di cocaina ed hashish. I provvedimenti sono scaturiti da approfondite e complesse indagini svolte dalla Squadra Mobile dopo ingenti sequestri di stupefacente sul territorio della città di Salerno. L’attività investigativa nello specifico è nata nel mese di Aprile del 2015 a seguito dell’arresto di un uomo salernitano, trovato in possesso di circa un chilo di hashish. Dalle analisi dei contatti intrattenuti tra questi ed altri personaggi che gravitano nel mondo dello spaccio in città, si è giunti alla definizione di una fitta rete di spacciatori capeggiati da Ciro D’Agostino, vertice dell’organizzazione e reggente dell’omonimo clan.