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Salerno – La seconda denuncia dell’associazione dei venditori ambulanti della provincia di Salerno è ancora più dura della prima. Il Presidente dell’Anva Confesercenti, Ciro Poetrofesa, afferma: “Tutto è rimasto così come da noi denunciato, nonostante la pomposa messa in campo di uomini e mezzi da parte del Questore di Salerno, i controlli si sono limitati alla solo giornata del 15 mattina, tra l’altro la mattina il lungomare è vuoto da ogni abusivo, e come ogni anno accade, dopo la messa in scena della vigilanza ed il controllo del territorio, lo Stato si ritira (ore 20) e gli affari illegali ritornano. Infatti alle ore 20 i controlli sono cessati, il lungomare è stato preso d’assalto dagli abusivi italiani ed extracomunitari, con varie merci tra cui oggetti contraffatti, regalando ai turisti e ai salernitani la cartolina del degrado assoluto in cui è piombata la città di Salerno. Non dimentichiamo che alle 13 nella corsia centrale gli spacciatori erano li al loro posto a continuare i loro loschi affari, sotto il naso di tutti.

Quando finirà tutto questo? Quando ci saranno dei seri controlli per garantire legalità ed ordine pubblico? Quando i turisti e salernitani potranno ritornare a passeggiare tranquilli sul lungomare? Intanto diamo piena solidarietà ai giornalisti che sono stati attaccati dal rappresentante della comunità del Senegal che li ha chiamati ‘falliti’ e ‘corrotti’ solo perché hanno pubblicato le nostre posizioni (i commenti fatti dal rappresentante senegalese sono sulla nostra pagina facebook anvasalerno).
Solidarietà la esprimiamo anche nei confronti di coloro che hanno lasciato il loro commento sulla nostra pagina e che sono stati attaccati sempre dal soggetto sopra indicato, rei di aver detto ciò che tutti vedono ogni giorno sul lungomare.

Solidarietà la esprimiamo anche alla Polizia Municipale di Salerno, che pur in una situazione al limite dell’ordine pubblico sono i soli ad agire pur chiedendo a gran voce un intervento congiunto interforze per un lungo periodo, anche da noi auspicato, al fine di ridurre il fenomeno criminoso sul lungomare di Salerno.
Per il rappresentante del Senegal, il vero male è la nostra Associazione, a suo dire abusiva e razzista però non risponde sul fatto dell’occupazione abusiva del lungomare e della vendita di oggetti contraffatti da parte della sua comunità.

L’occupazione abusiva di aree demaniali (il lungomare di Salerno è area demaniale) oltre alle previste sanzioni amministrative è anche reato penale punito con 6 mesi di carcere, la detenzione e la vendita di contraffazione è reato penale punito con il carcere dai due agli otto anni. Il rappresentante della comunità dei senegalesi allude ad un accordo con il Comune poi saltato; se fosse vero faccia i nomi di chi lo ha fatto saltare e ci dica quale era l’accordo con l’Amministrazione Comunale, che a nostra conoscenza ha proposto solo e sempre l’area di lungomare Marconi e la strada di via Tenente Carmelo Calò, a fronte della richiesta del lungomare di Salerno con l’utilizzo della terza corsia. Si è arrivati veramente al colmo: chi commette reati chiede tutela a dispetto di chi opera nelle regole, questo oramai si percepisce. C’è qualcuno che ci fa capire quanto dobbiamo aspettare per il ripristino della legalità?”.