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Salerno – Qualche giorno fa a Montecorice sulla Chiesa dedicata a San Biagio, è apparso un singolare manifesto con il quale il Parroco invitava i fedeli a frequentare più assiduamente il rito della Messa. Fin qui nulla di speciale. E’ compito di un pastore di anime far si che le pecorelle smarrite facciano ritorno all’ovile. Ma quell’avviso con una didascalia che diceva ”Vai a Messa non aspettare che ti portino altri” era corredato da una foto molto esplicativa a commento della frese. Una foto raffigurante una bara portata a spalla da quattro persone vestite di nero. Infatti Don Olgierd, titolare della Parrocchia, probabilmente rattristato nel vedere sempre i banchi vuoti nel corso del rito, ha cercato con un artifizio che potesse raggiungere le coscienze dei fedeli per indurli ad entrare tra le navate della Chiesta. “Una provocazione” l’ha definita il prete autore del manifesto. La pensa diversamente il Consigliere di Opposizione Rosario Meola che giudica l’atto una offesa alla comunità, minacciando di rivolgersi al Vescovo. La vicenda ha suscitato commenti e ironia. Ma c’è anche chi l’ha presa male invocando diritti riguardanti la libertà di espressione e di culto. In pratica andare a Messa per qualcuno non deve essere una imposizione ma un atto spontaneo e indipendente. L’invito del Parroco sarà anche macabro ma la forza del messaggio è dirompente.