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Salerno – Reti da posta non selettive: il report 2016 della Guardia Costiera, presentato oggi, mette il Cilento in prima linea tra le zone in cui il fenomeno, a partire dal 2015, ha visto una significativa impennata: “Il riacutizzarsi del fenomeno – comunica la Guardia Costiera – è dovuto principalmente ad uno stratagemma utilizzato dalle marinerie, basato su apposizioni di anelli sulle reti al fine di camuffare le stesse come reti a circuizione ovvero reti da posta circuitanti. Il bacino del Tirreno meridionale è stato il teatro dove il fenomeno è stato maggiormente osservato, interessando le marinerie campane (Cilento, acque esterne al golfo di Napoli), calabresi (Cetraro, bassa Calabria tirrenica) e siciliane (Porticello, Milazzo, Lipari e porti minori della costa settentrionale siciliana, porti minori della fascia catanese). Le reti da posta hanno un effetto devastante sulle popolazioni di squali, cetacei e tartarughe marine”.