- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Le uova contaminate al Fipronil sono arrivate nel Vallo di Diano ma sono state bloccate prima di andare in commercio. É quanto trapela in queste ore. L’Asl di Salerno e il distretto sanitario Sala Consilina – Polla sono al lavoro per tutte le verifiche del caso. Il carico – secondo una prima ipotesi – sarebbe arrivato da un allevamento di Sant’Anastasia, nel napoletano, posto sotto sequestro dai Nas e bloccato nel Vallo di Diano, uno forse anche nel Cilento ma è ancora da verificare, prima di andare nel commercio e quindi nessun pericolo è stato corso dalla popolazione. Nelle prossime ore si avranno più particolari sulla vicenda. Sul caso fondamentale è stato il lavoro del servizio veterinario dell’Asl Salerno e quello distrettuale. Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Salerno, interviene in merito al caso delle uova sequestrate in quanto contaminate da un insetticida. Tropiano rassicura sui controlli in atto e anche sulle possibili conseguenze di un ingerimento di tali prodotti. Il direttore di Coldiretti rassicura i cittadini e invita a non preoccuparsi più del dovuto. Le uova destinate alla vendita provengono dallo stabilimento di Sant’Anastasia dove, a seguito controllo a campione è stato rilevato un più basso contenuto di Fipronil, rispetto all’altro caso di Benevento. Questo è purtroppo il terzo caso di uova contaminate in Campania. Lo si apprende dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. In seguito ai controlli per verificare eventuali contaminazioni da Fipronil nei prodotti avicoli e negli ovoprodotti sono stati effettuati in Campania 37 campionamenti e, su 35 rapporti di analisi, 33 sono risultati non contaminati. Due, invece, i casi di ‘non conformità’ rilevati in 2 centri di imballaggio annessi ad allevamenti fa sapere Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto.