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Fa dietrofront, il sindaco del Comune di Auletta, Pietro Pessolano, sul progetto di realizzazione di un impianto di biometano nell’area agricola di località Cerreta di Auletta. La notizia è arrivata nelle scorse ore da Palazzo di Città ed è stata ufficializzata ieri sera, durante il dibattito pubblico organizzato dal Comune con la società romana Retina Holding srl, quest’ultima azienda a capo della società Neoagroenergie che è autrice e promotore del progetto di biometano ad Auletta.
Un progetto, il cui iter autorizzativo è iniziato nel 2021, che prevede la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di biogas, attraverso la lavorazione di reflui zootecnici e scarti agricoli, destinati alla produzione di biogas da conferirsi alla rete nazionale di distribuzione, che si sviluppa su un’area agricola di 4 ettari di terreno. Progetto sul quale però, a seguito delle proteste da parte di comitati, cittadini e residenti del Tanagro, che ieri hanno esposto cartelli e striscioni contro l’opera “No al Mega Impianto”, ha visto Palazzo di Città fare dietrofront poche ore prima dell’incontro pubblico – “ho voluto comprendere cosa il mio territorio pensasse di questo progetto – ha spiegato il sindaco di Auletta alla società, Pietro Pessolano. – Considerata la contrarietà del popolo, l’impianto ad Auletta non si farà e sono pronto a scendere in piazza con la fascia tricolore accanto ai cittadini”. Dopo l’illustrazione del progetto dal punto di vista tecnico e ambientale da parte del direttore generale della società Retina Holding srl, Franco Torra, e le relazioni del professore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli, Salvatore Faugno, e dell’agronoma Renata Rogo, in un dibattito di circa due ore i cittadini e i sindaci dei comuni limitrofi hanno espresso i loro pareri e dubbi sulla realizzazione dell’impianto in un’area di pregio agricolo per poi proseguire, al termine del convegno, in un corteo di protesta che si è tenuto in piazza. Sarà ora il consiglio comunale che si svolgerà domani sera a Palazzo di Città ad Auletta, dopo il dietrofront dell’amministrazione comunale sul progetto, a decidere il destino del territorio.