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Baronissi (Sa) – Seconda giornata del Baronissi Blues festival che è andata agli archivi ed è già tutto pronto per la terza, quella conclusiva (stasera si chiude col concerto della band londinese dei Nine below Zero). Ma un passo indietro va comunque fatto, perchè ciò che sta succedendo nel comune salernitano non può passare sotto silenzio. Nella seconda giornata c’è stato un numero di presenti anche maggiore rispetto alla prima, probabile che l’eco dell’esordio abbia contribuito a spingere altri curiosi e appassionati ad avvicinarsi e riempire l’Anfiteatro Pino Daniele, un catino che diventa piccolo piccolo di fronte alla folla che assiepa i gradoni. Probabile che una stella come Melvin Taylor abbia fatto da cassa di risonanza spingendo tutti gli appassionati a non perdersi un concerto del genere. E se nel primo giorno serviva avere occhi e orecchie ben spalancate, stavolta non era importante guardare. Occhi chiusi e orecchie aperte per raccogliere suoni che sanno condurre ogni singolo spettatore in una dimensione diversa, uno scenario particolare e definito, quello dell’America più popolare e meno turistica, quello delle lunghe strade da percorrere in mezzo a tanta gente con i musicisti agli angoli.

Ed è proprio la prestazione del chitarrista americano, uno dei più noti nel panorama mondiale del genere, a rappresentare una piccola perla da portare con se per chissà quanto tempo. Rispetto alla prima giornata, cambia l’atmosfera, pare quella da film dei Blues Brothers, da scenari di ghetto in cui si passeggia e si sente in sottofondo una musica capace di affascinare e coinvolgere allo stesso tempo. Taylor non si risparmia, oltre due ore di canzoni e assoli, chitarra coccolata per farle produrre il suono migliore, un timbro vocale inconfondibile, caldo e trascinante. Un piacere nel vero senso della parola che ha trascinato l’Anfiteatro, capace di ripagare con grandi applausi.

Il Baronissi Blues festival si sta trasformando in una perla nel panorama degli eventi musicali in Campania grazie anche ad appuntamenti come questi ma lo scenario individuato non basta più. L’Anfiteatro è troppo piccolo, al sindaco Valiante il compito di mantenere la promessa fatta sul palco: questo evento merita uno spazio diverso e ben più ampio perchè la Campania è terra di blues ed è giusto che ognuno possa godersi un momento come quello regalato da Melvin Taylor.

foto gentilmente concesse da Gianluigi Iovino