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Domani, dalle ore 9,30 alle 12,00, si tiene la conferenza di apertura della XXI Edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, presso la sala Nettuno del Centro Espositivo Savoy Hotel di Paestum.

Portano i saluti istituzionali:

Francesco Palumbo, Sindaco di Capaccio Paestum

Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Paestum 

Michele Strianese, Presidente della Provincia di Salerno

Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Mounir Bouchenaki, Consigliere Speciale del Direttore Generale UNESCO.

Coordina i lavori:

Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa.

Intervengono:

Corrado Matera, Assessore Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania
Andrea Prete, Vice Presidente Vicario di Unioncamere e Presidente Camera di Commercio di Salerno.

La BMTA si tiene dal 15 al 18 novembre 2018, a Paestum, presso il Centro Espositivo Savoy Hotel per il salone espositivo, le Conferenze e il Workshop ENIT e AIDIT.  Presso il Parco Archeologico, il Museo e la Basilica, invece, avranno luogo le altre sezioni (ArcheoExperience, ArcheoLavoro, la Mostra ArcheoVirtual, le Visite Guidate).

“La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico – dichiara il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese –  è un salone con 125 espositori e 25 Paesi, workshop con buyers esteri e nazionali, orientamento alla formazione e al lavoro, un viaggio nell’antichità con la mostra virtuale e i laboratori di archeologia sperimentale. Poi conferenze e incontri con archeologi, con i protagonisti della TV. Per il nostro territorio è una importante occasione di promozione di tutto il patrimonio culturale della provincia salernitana, all’interno della quale ricadono ben due siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, parlo ovviamente della Costiera amalfitana e del Parco del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e di Velia, e con la Certosa di Padula. Senza dimenticare che anche la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta patrimonio culturale immateriale dall’Unesco. Mi piace ricordare infine che il 2018 è l’anno europeo del patrimonio culturale, che ha come obiettivo coinvolgere più persone possibili all’immenso patrimonio culturale d’Europa, rafforzando il senso di appartenenza a un comune spazio europeo. Voglio chiudere proprio con Il motto dell’anno che è “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”.