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San Gregorio Magno (Sa) – Cinque anni di ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario. È quanto disposto dai giudici del collegio della seconda sezione del tribunale di Salerno, presieduto dal magistrato Lucia Casale, per il 33enne di San Gregorio Magno, che circa un anno fa, accoltellò, nel tentativo di ucciderli, nove carabinieri, in seguito alla notifica di un provvedimento giudiziario presso la sua abitazione.
Il giovane si trovava nella sua abitazione quando alla vista dei militari delle stazioni di Contursi Terme, Buccino e San Gregorio Magno, in servizio congiunto, per la notifica di un provvedimento giudiziario, furono minacciati verbalmente dall’uomo. Dopo un primo momento di discussione, il giovane si recò in cucina e afferrò un coltello, scagliandosi contro i carabinieri che alla vista dell’uomo armato e nel tentativo di disarmarlo, furono colpiti e spintonati.
Di lì la fuga del giovane e l’inseguimento dei militari che nel tentativo di bloccarlo, furono feriti al volto e agli arti dal 33enne che procurò loro delle lesioni permanenti. Poi, l’uomo si scagliò addosso ad uno dei carabinieri e lo accoltellò ripetutamente nel tentativo di ammazzarlo ma il militare venne salvato quando uno dei carabinieri in servizio presso la stazione di Buccino, esplose un colpo di pistola ferendo alle gambe il 33enne. L’aggressore venne così bloccato e ammanettato, mentre i carabinieri riportarono ferite su tutto il corpo, di cui uno restò a terra in una pozza di sangue e con gravi ferite su tutto il corpo e che miracolosamente riuscii a salvarsi dalla furia omicida del giovane.
Ora però per il tribunale il 33enne, la cui malattia psichica è stata accertata anche dal perito nominato dal giudice, dovrà scontare la sua pena in un centro psichiatrico giudiziario mentre i carabinieri difesi dall’avvocato, Maria Grazia Di Geronimo, non è escluso che avvieranno un’azione civile chiedere il risarcimento dei danni permanenti subiti dall’aggressione.