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Cava de’Tirreni (Sa) – Tocca a Francesco Favasuli commentare il passo falso casalingo della Cavese che costa, molto probabilmente, l’addio ai play off. L’esperto centrocampista di Locri ci mette la faccia dopo il ko con la Reggina presentandosi in conferenza stampa. Questi i temi affrontati dal giocatore classe 1983.

Momento no – Calcisticamente è una situazione che vivo male, essendo il più grande mi sento responsabile. E’ giusto che mi assuma le mie responsabilità quando le cose non vanno bene perché devo trasmettere valori positivi e importanti. E’ brutto e mortificante perdere tre partite in questa maniera. Umanamente, però, non mi condanno nulla, sono orgoglioso di giocare in un gruppo del genere, composto da ragazzi eccezionali. Alcune volte si perde di vista la realtà, se in ritiro ci avessero detto che ci saremmo salvati con otto giornate di anticipo avremmo firmato col sangue. E’ ovvio che tre giornate fa, guardando la classifica, avremmo voluto provare a entrare nei play off e non è ancora finita. Fino a quando potremo, io e il gruppo cercheremo di fare il massimo. Cava de’Tirreni è una piazza importante, eravamo abituati ad altri campionati ma bisogna capire il punto di vista del tifoso e accettare le critiche. Queste ci serviranno per crescere e per essere uomini e calciatori migliori. I ragazzi della curva sono intelligenti, fino ad oggi non ci hanno mai detto una parola se non per incitarci.

Sconfitta – Solo a Potenza è stata una brutta sconfitta, per il resto la squadra ha sempre lottato e giocato. Tutti quelli che lavorano per la Cavese rappresentano una famiglia e vorrei che si continuasse a pensarla e vederla in questa maniera. Mancano ancora quattro partite, bisogna lanciare un messaggio positivo e andare avanti con dignità come fatto fino ad oggi. Perdere fa male, sarò il primo a non dormire stanotte ma domani bisognerà ripartite.

Calendario – Adesso mentalmente è dura. E’ giusto che le responsabilità siano le mie, così la squadra potrà giocare libera, a maggior ragione adesso che l’obiettivo sembra essere sfumato. Dobbiamo ricaricarci e da domani iniziare a pensare alla Viterbese. Le circostanze nel calcio cambiano all’improvviso, se riuscissimo a vincere a Viterbo le cose potrebbe nuovamente cambiare. Adesso accettiamo con dignità la sconfitta ma da domani mattina si pensa alla Viterbese. 

Reggina – E’ venuta qua mettendosi con tutti gli uomini dietro la linea della palla, ha fatto un solo tiro in porta e ha vinto la partita.

Obiettivi – La salvezza ci ha portato via un enorme dispendio di energie, sia fisiche che mentali. Probabilmente siamo arrivato un po’ corti. La squadra, però, ha sempre risposto, tolta Potenza abbiamo provato a giocare e a lottare. Forse calcisticamente e umanamente non siamo pronti a compiere il grande salto dei play off. Mancano però ancora quattro partite, bisogna saper accettare le sconfitte e bisogna guardare avanti lavorando, perché col lavoro si può uscire dalle situazioni difficili.