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Un tributo agli atleti per i successi e i risultati conseguiti nella stagione che si è chiusa; uno sprone a fare, se possibile, ancora meglio, in quella che si è aperta all’insegna di prestazioni già molto gratificanti; una marea di progetti e di eventi in cantiere: è la sintesi della prima “Giornata dell’atleta e della cultura sportiva”, organizzata dal Circolo Canottieri Irno di Salerno, che si è celebrata ieri mattina. La suggestiva terrazza fronte mare del sodalizio di via Porto, sulla quale si è radunata una cospicua delegazione – di giovani e meno giovani – delle squadre delle varie discipline, ha ospitato quest’appuntamento che si propone di occupare uno spazio fisso nel calendario stagionale della società biancorossa.

Abbiamo mantenuto alta l’asticella dei risultati anche nel 2021, come testimonia la rassegna stampa che compendia le imprese di un intero anno. E lo abbiamo fatto, nonostante tutte le difficoltà che siamo stati costretti a fronteggiare per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid – ha esordito Giovanni Ricco, presidente del Circolo salernitano, affiancato dal vicepresidente sport Pietro De Luca, dai consiglieri Paolo Cardito (canottaggio) e Alessandro Vitolo (vela) e dai responsabili di sezione Vincenzo Montefusco (canoa) e Pietro Lalia (triathlon), che si è accodato nel corso dell’incontro – I nostri atleti, con impegno, sacrificio ed entusiasmo, ma anche i nostri tecnici e dirigenti, sempre pronti a garantire ogni tipo di sostegno, hanno saputo ripagare gli sforzi economici dei nostri soci, che sono i principali finanziatori da oltre 110 anni della pratica degli sport del mare. A tutti loro va il ringraziamento per aver dato lustro non solo alla società che rappresentano ma a tutta la città di Salerno”.

E i sei titoli italiani e la medaglia di bronzo ai campionati del mondo – in particolare, nella sezione canottaggio – che nell’anno passato hanno ulteriormente arricchito la bacheca sociale, rappresentano solo un ulteriore punto di partenza per traguardi ancora più ambiziosi. Come ambiziosi sono i programmi per il 2022.  A cominciare dal potenziamento delle strutture e delle attrezzature. “Avremo presto una seconda palestra, grazie alle risorse che abbiamo deciso di investire – ha continuato Ricco – per rispondere alle esigenze di chi si allena nel nostro Circolo. E stiamo ragionando fattivamente con il Comune, l’Autorità portuale e la Capitaneria per individuare e utilizzare nuovi spazi più idonei ad incentivare la pratica sportiva”.

E quello degli “sbocchi a mare” è stato il tema ricorrente anche dell’intervento del vicepresidente sport De Luca: “Ne abbiamo bisogno, disperatamente, anche per poter affiancare all’attività agonistica quella promozionale e nel sociale, dal momento che siamo in prima linea anche nel consentire di fare sport a chi è meno fortunato perché diversamente abile e a tanti neofiti adulti”. E questo spirito di inclusione si sostanzia anche in iniziative come quella in programma il prossimo 11 aprile, quando nei locali del sodalizio si terrà una sorta di Open Day, nell’ambito della “Giornata del mare e della cultura marina”, promossa dall’associazione Circoli Nautici della Campania, che ci si augura possa coinvolgere il maggior numero di studenti degli istituti cittadini, con i cui dirigenti sono stati avviati dei contatti.

Ma il 2022 potrà essere per Salerno anche una ghiotta opportunità di ripresa del “turismo sportivo”, dal momento che un enorme comitiva di atleti, tecnici, dirigenti e accompagnatori sarà ospite in città per due eventi di carattere nazionale, nei quali il Circolo Canottieri Irno ha un ruolo centrale nell’organizzazione: l’ultima tappa del Campionato italiano di A1 di canoa polo (in programma ai primi di luglio), ma soprattutto dei Campionati giovanili italiani di vela, che interesseranno ben cinque classi dal 28 agosto al 4 settembre.

Non meno rilevante, sul fronte del connubio tra Sport e Salute, che è un trattato distintivo dell’attuale management del sodalizio biancorosso, è il “Progetto Trotula”, a cui il presidente Ricco ha voluto fare un rapido accenno: “Ci sarà una giornata, a maggio, prima della Festa della mamma, dedicata a un’iniziativa, con la quale onoreremo Trotula De Ruggiero, la prima medica d’Europa nata intorno al 1050 a Salerno, riservata alle donne affette da tumore alla mammella. Implementeremo corsi di canottaggio, dal momento che soprattutto il remoergometro può avere una funzione riabilitativa, riducendo il rischio di linfedema, il rigonfiamento delle braccia a volte legato alla rimozione dei linfonodi, e aiutando nel recupero di braccia e tronco”.