- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Camerota (Sa) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Circolo Pd di Camerota del coordinatore Ciro Cusati, inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Abbiamo visto ed ascoltato, nella serata di domenica, la conferenza stampa nel corso della quale il Presidente del Consiglio ha reso note le determinazioni del Governo della Repubblica, in virtù delle indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico, in relazione all’apertura della c.d. fase 2 di parziale allentamento delle misure restrittive e di “convivenza” con il COVID19, con l’apertura di alcune attività economiche rinviata addirittura al prossimo 1 giugno 2020. Non nascondiamo che quanto sentito ha suscitato forti timori ed estrema ansia per il futuro nella nostra comunità, relativamente alla situazione economica già fortemente deteriorata da quasi due mesi di “lockdown”, oltre alle comprensibili perplessità degli operatori economici del nostro comune, già messi a dura prova dalla chiusura delle attività estesa a numerosi comparti economici. Atteso che il Presidente della Regione Campania ben conosce la realtà del Cilento, territorio posto a sud della provincia di Salerno, confinante a sud con la Regione Basilicata e con un’economia prevalentemente turistica e stagionale (coincidente con le stagioni primaverile ed estiva), ci permettiamo di rammentare detta realtà al Capo del Governo che ha recentemente visitato la città di Vallo della Lucania (SA), nel novembre del 2019. Ed orbene, come dianzi anticipato, il nostro comune ha un’economia soprattutto turistica, atteso che vi si trovano alcune tra le bellezze naturali più suggestive dell’intera penisola: basti ricordare l’Area Marina Protetta degli Infreschi e della Masseta, le spiagge Cala Bianca e Pozzallo, ecc, oltre a numerose eccellenze enogastronomiche, con vari prodotti a D.O.P. Entrambi comprenderanno sicuramente che, alla notizia di una riapertura assai parziale e limitata, oltre che rinviata nel tempo, delle attività commerciali ed economiche è subentrata una depressione ancor più forte e pesante in capo agli operatori economici ed ai lavoratori, specie per quanto attiene a quelli impegnati in attività ricettive e di ristorazione. Quindi, atteso che, almeno nella Regione Campania – grazie in particolare sia alla estrema attenzione con cui lei, Presidente De Luca, ha seguito l’intero evolversi dell’emergenza, con interventi mirati e rigorosi, sia alla pazienza ed al senso civico della maggior parte dei cittadini campani – il contagio è rimasto, almeno fino ad oggi, circoscritto e limitato solo ad alcuni piccoli “focolai”, peraltro ora esclusi dal novero delle “zone rosse”, noi, come circolo PD di Camerota, abbiamo raccolto le sollecitazioni, spesso assai preoccupate, di numerosi operatori economici, imprenditori, lavoratori delle più disparate attività, estremamente timorosi per un futuro che appare assai incerto ed oscuro. All’uopo, ricordiamo che alcune grandi strutture ricettive del nostro comune non apriranno i battenti per la prossima stagione turistica, con il sacrificio non solo delle ragioni degli imprenditori proprietari, ma di migliaia di lavoratori stagionali che attendono proprio la stagione turistica per poter trovare mezzi di sostentamento per sé e per le proprie famiglie e rischiano di restare inattivi per diversi mesi. Tanto premesso, anche in virtù delle sollecitazioni e dei suggerimenti di numerosi cittadini del nostro comune e di comuni viciniori, anch’essi a vocazione prevalentemente turistica, chiediamo, con l’ovvio riguardo al prevalente e preminente interesse della salute pubblica, tenuto conto anche dell’andamento dei contagi nella Regione Campania e, specie, nel comprensorio cilentano, nel quale il numero dei contagi non è mai stato elevato né preoccupante, che le stesse provvedano a predisporre misure di allentamento del lockdown differenziate da regione a regione, onde consentire a regioni come la Campania, dall’economia prevalentemente turistica, di poter far ripartire con il giusto e dovuto anticipo rispetto alla scansione temporale prospettata dal Presidente del Consiglio, le attività economiche ivi insistenti ed evitare, oltre al paventato fallimento di innumerevoli imprese e la perdita di migliaia di posti di lavoro, tensioni e disagio sociale, terreno da sempre fertile per le infiltrazioni della malavita organizzata”.