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Colliano (Sa)- “Il fatto non sussiste”. Con questa motivazione, il giudice monocratico della terza sezione penale del Tribunale di Salerno, Francesco Rossini, ha assolto due persone di Colliano, difese dall’avvocato Daniele Olivieri, e ne ha revocato le misure cautelari del divieto di dimora a Colliano e del divieto di avvicinamento alle persone offese, dalle accuse di atti persecutori, invasione dei terreni, turbativa violenta del possesso di cose immobili, danneggiamento, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, il tutto in modo continuativo ed in concorso tra loro, nei confronti di una famiglia del posto, confinante con il terreno di proprietà sito in località Coppe.

I fatti risalgono al 2019 quando due persone, rispettivamente padre e figlio del posto, molestarono una intera famiglia del posto, proprietaria del terreno confinante, occupando sia fisicamente che con il trattore il terreno delle persone offese, incitando i cani di proprietà ad aggredirli e a passeggiare nel terreno, oltre che a minacciarli di morte verbalmente e con l’uso di stecche di ferro e lanciando pietre nella loro direzione con l’intento di colpirli.

Minacce e azioni violente che si sono ripetute per lungo tempo, facendo piombare la famiglia di Colliano, difesa dall’avvocato Enrico Giovine, in un vero e proprio incubo.
La vicenda è così finita a processo dove dopo due anni di udienze e il divieto di avvicinamento alle persone offese oltre che al divieto di dimora a Colliano di uno dei due aggressori, si è conclusa con l’assoluzione dei due.