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È una procedura amministrativa “impropria” quella che arriverà domani in Consiglio comunale a Salerno. A proporla la giunta, per risolvere la vicenda dei  Dehors di via Roma a Salerno, secondo quanto denuncia il consigliere comunale di “Salerno di Tutti”, Gianpaolo Lambiase.  

La proposta mira ad annullare il Piano d’Ambito, predisposto dagli Uffici comunali ed approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 17 aprile 2018,  e l’approvazione di  un progetto proposto dai gestori dei locali. Ma, ricorda Lambiase , il piano ha un chiaro obiettivo: eliminare disomogeneità e disorganicità dei diversi tipi di arredi mobili esterni, posti a servizio dei pubblici esercizi siti in via Roma. Per il consigliere comunale i motivi che rendono inopportuna ed incomprensibile questa decisione sono diversi :i “privati” hanno già presentato un progetto respinto dalla Soprintendenza (e dal Comune) perché prevedeva l’installazione di dehors accostati ai muri perimetrali degli edifici del centro storico (vedi parere n.26796 del 22 nov 2018);

-i gestori dei locali hanno ripresentato il 19 nov 2019 un progetto, che prevede comunque i dehors accostati ai muri;  la Giunta Municipale, invece di bocciarlo, con proprio atto deliberativo del 26 nov 2019 ha richiesto nuovo parere alla Soprintendenza e contestualmente ha incaricato gli Uffici di predisporre “gli atti per  l’approvazione della proposta di iniziativa privata”;la Soprintendenza, contraddicendo il suo parere n.26796, il 31 gen 2020 dà “parere favorevole preliminare” al progetto dei privati;

nel contempo è in vita un contenzioso amministrativo tra il Comune  ed alcuni gestori dei locali di via Roma, che hanno proposto ricorsi  dinanzi al TAR Campania. Avendo gli stessi gestori ricorrenti “rinunciato alla richiesta di sospensiva del Piano d’Ambito comunale e chiesto di abbinare le cause al merito”, il Presidente del TAR ha deciso di rinviare la discussione all’8 aprile 2020.

Infine Lambiase lancia una serie di interrogativi. “E’ naturale farsi tre domande – scrive – Perchè la Soprintendenza  esprime sullo stesso argomento due pareri così discordanti? Perché l’Amministrazione Comunale rinnega il proprio progetto condiviso ed approvato da tutti i Consiglieri Comunali? Perché il  Comune non attende la pronuncia del TAR nel merito dei ricorsi presentati dai gestori dei locali?”