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Salerno – Nel 1997 alla Costiera Amalfitana  fu attribuito, dall’Unesco, il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Umanità. Sabato 7 ottobre 2017 alle 16 – rende noto, in anteprima, il sito ilvescovado.it – presso la Chiesa di S. Maria della Pietà a Furore si svolgerà la manifestazione per celebrare il ventennale. Previsti, dopo i saluti istituzionali da del Presidente della Conferenza dei Sindaci Costa d’Amalfi Giovanni Di Martino, del Presidente della Comunità Montana Monti Lattari Luigi Mansi, della Soprintendente ai beni archeologici, alle Belle Arti e al Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino Francesca Casule e del Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali Alfonso Andria, di Raffaele Ferraioli, nel 1997 Presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana e di Ruggero Martines, allora Soprintendente BAAS per Salerno e Avellino. Questa parte dei lavori vedrà la partecipazione di Mounir Bouchenaki, special advisor dell’Unesco. Seguirà approfondimento  sullo strumento di gestione che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo ha richiesto a tutti i siti italiani di vecchio e nuovo riconoscimento, in ottemperanza a quanto voluto dall’UNESCO a partire dal 2004 a tutti i siti di nuova candidatura. Il piano di gestione per il sito della Costiera, redatto dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali su indicazione della Comunità Montana e della Soprintendenza, sarà presentato da Ferruccio Ferrigni, Coordinatore delle attività del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Direttore Scientifico del Piano, e da Maurizio Di Stefano, Presidente emerito dell’ICOMOS, advisory body dell’UNESCO. Seguiranno le testimonianze dei Sindaci dei 15 comuni inseriti nel sito UNESCO Costiera Amalfitana, che porteranno la loro esperienza nel governo di un territorio così ricco di unicità ma anche così fragile nel suo equilibrio di paesaggio culturale, mix creato dall’intervento dell’uomo sulla componente naturale. L’Ambasciatore Francesco Caruso, Consigliere del Presidente della Regione Campania per i Rapporti Internazionali e UNESCO, concluderà i lavori, fornendo indicazioni preziose sul futuro di territori complessi e tutelati come i siti UNESCO.