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È un Vincenzo De Luca che, tra citazioni in greco e battute, parla ai ragazzi nel linguaggio dei giovani affrontando temi che vanno dai tatuaggi, alla famosa ormai battaglia contro i test di accesso all’università, contro la cafoneria della musica ad alto volume, contro le droghe che ha confessato di non aver mai usato, contro la violenza sui social e sulle donne. De Luca parla con il cuore di un padre tra gli studenti del liceo Tasso a Salerno dove si è lasciato andare ai ricordi, non solo quelli tra i banchi citando i suoi professori ed i testi imparati a memoria, ma anche confessando le difficoltà ad inserirsi in una  combattere scuola con figli di professionisti come ragazzo proveniente da una famiglia più povera. Agli studenti, citando Seneca, ha detto la vita è combattere e l’unica arma che avete è la cultura. Il suo discorso è stato più di una volta interrotto dagli studenti che lo hanno applaudito. I  più coraggiosi hanno preso la parola e gli hanno rivolto domande anche sul futuro di Salerno e su come superare le difficoltà legate alla ricerca di un lavoro che costringe spesso i più giovani a lasciare il proprio paese di origine.