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La decisione di alcuni consiglieri comunali di lasciare ufficialmente la maggioranza apre una crepa cui va posta immediato rimedio. A sostenerlo è l’ex segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi, oggi presidente regionale del Partito Democratico che riconosce al sindaco di Salerno Enzo Napoli una grande capacità di ascolto. Per Landolfi i consiglieri dissidenti hanno sbagliato i modi e i tempi, visto che siamo in vista delle elezioni amministrative del 2021 e di una fase che richiederebbe non meno, ma più, unità di intenti.
 
Appare debole e strumentale in questo momento una scelta di  autonomia – ha dichiarato il presidente regionale del Pd – Vanno, invece, ricostruiti i rapporti in maggioranza, ammettendo (però) il valore largamente positivo del lavoro svolto da Enzo Napoli e dalla sua amministrazione”.
 
Landolfi, per quindici anni consigliere comunale a Salerno, riconosce a Enzo Napoli un lavoro con coerenza, passione e onore. “Lo ha fatto nei momenti più difficili, segnati dal Covid – ricorda Landolfiè stato in prima linea,  sempre. Per questo non merita attacchi e abbandoni. Del resto tutti conoscono i pro e i contro delle maggioranze ampie, ma è proprio per questo che i cosiddetti dissidenti dovrebbero fermarsi e riprendere la strada del dialogo con il Sindaco Napoli”. Per il segretario regionale del partito se non ci sono motivi strumentali e puramente istintivi, si possono ritrovare, proprio nell’attimo che sembra il più difficile, le ragioni per una comune appartenenza e, anzi, perfino il modo per rilanciarle.