- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Salerno – Le dimissioni dell’Amministratore Unico Antonio Ferraro dal vertice di Salerno Pulita scatenano i partiti di opposizione. L’ultima reazione, in ordine di tempo, arriva dalla Lega.     

LEGA – Il segretario cittadino Rosario Peduto auspica che “il Comune accorpi le aziende partecipate per garantire la trasparenza, ridurre i costi e migliorare i servizi”.

Scrive: “Le dimissioni rassegnate dall’AU Antonio Ferraro pongono con tutta evidenza un problema di trasparenza nella gestione di tutte le aziende partecipate del Comune di Salerno. Riteniamo che si debba procedere in tempi rapidi all’ accorpamento delle ‘società in house’ del Comune in una sola Azienda Multiservizi che possa avviare finalmente un processo virtuoso – per le municipalizzate – di razionalizzazione dei costi, di miglioramento dei servizi e di trasparenza aziendale”.

La proposta è spiegata nel merito: “L’ obiettivo è anzitutto quello di mettere al riparo il grande patrimonio occupazionale e di competenze delle ‘partecipate’ dalle continue speculazioni politiche, permettendo altresì una importante riduzione dei costi a partire dai compensi dei quattro diversi amministratori unici (Salerno Pulita, Salerno Mobilità, Salerno Solidale, Salerno Energia Holding).

Si abolirebbero infatti tre amministratori su quattro ma anche tre collegi sindacali su quattro, con la possibilità ulteriore di creare una sola officina meccanica, un unico centro acquisti, un unico ufficio per le risorse umane che armonizzi finalmente la forza lavoro complessiva nella più larga rete dei servizi aziendali offerti dalla nuova multiservizi. E’ facile immaginare l’ enorme risparmio di denaro pubblico che si può ricavare dalla creazione di una ‘Partecipata Unica’, ma è altrettanto facile evincere la possibilità di imporre meccanismi di effettiva trasparenza in una gestione riordinata e ridotta che preveda un percorso di nuova organizzazione aziendale in senso ‘partecipativo’ con la presenza, nei consigli di ‘sorveglianza’, delle rappresentanze dei lavoratori”.

FORZA ITALIA – Roberto Celano, capogruppo:  “Il dottor Ferraro, A.D. di Salerno Pulita si è dimesso. È il terzo amministratore della società  partecipata (dopo Fiorillo e Sardone) che va via in poco più di un anno.  Certamente la gestione della partecipata in questione non è semplice. La società vanta decine di milioni di credito nei confronti del Comune controllante (oltre 24 milioni dato di bilancio 2019) che determinano evidenti sofferenze  finanziarie all’Ente. Pur disponendo di oltre 500 dipendenti e di un rapporto dipendenti/abitanti superiore a quasi ogni altra città italiana l’Ente non riesce, inspiegabilmente, a garantire servizi efficienti. 

Sarebbe davvero il caso di comprendere quali siano i reali motivi per cui i succitati professionisti abbiano rinunciato ‘spontaneamente’ all’incarico. Cercheremo di capire. Ci auguriamo lo facciano anche altre Istituzione demandate al controllo che dispongono di maggiori possibilità di acquisire informazioni e verità”.

FRATELLI D’ITALIA – Il dirigente Antonio Roscia: “Per l’ennesima volta a fare un passo indietro è stato l’Amministratore Unico di Salerno Pulita: stavolta è toccato ad Antonio Ferraro dare le dimissioni, un uomo perbene e un professionista rigoroso.

Negli ultimi due anni sono già tre gli Amministratori dimessisi: Fiorillo nel settembre 2019, Sardone a febbraio 2020 e oggi Antonio Ferraro. Diventa indispensabile capire il perché di questa moria istituzionale di amministratori pubblici. La società partecipata del Comune di Salerno ha oltre 500 dipendenti e svolge un ruolo cruciale per la città. Cosa succede a Salerno Pulita?  Appare doveroso che il sindaco Vincenzo Napoli chiarisca la lettura politica di queste dimissioni ed esponga il piano strategico di sviluppo della società comunale alla luce delle nuove esigenze della città di Salerno”.