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Tutto ebbe inizio il 18 marzo quando i militari, giunti all’interno di un locale di vendita di prodotti sanitari collocato nel territorio ebolitano, a seguito del controllo dei dispositivi di protezione individuale messi in vendita dal titolare dell’attività commerciale per il rispetto delle normative sul covid-19, scoprirono la presenza di ben 1500 mascherine rivendute al pubblico ad un prezzo elevato, maggiorato rispetto al normale prezzo di vendita sul mercato. Dall’accertamento sulle mascherine che vennero immediatamente sottoposte a sequestro, i militari scoprirono in un successivo controllo, che i dpi riportavano un marchio CE non autentico.

Sottoposti ad una perizia da parte dell’Asl di Salerno, avvenuta d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, circa il funzionamento e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale sequestrati che non sono risultate idonee al loro utilizzo in campo sanitario, le mascherine secondo quanto previsto dalle normative vigenti, sono però, risultate idonee alluso civile della popolazione.

Dissequestrate dalla Procura, i carabinieri hanno consegnato le mascherine al Comune di Eboli per la donazione alle famiglie bisognose della città a cui saranno consegnate tramite la Protezione Civile e la Croce Rossa.