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Buccino (Sa) – “La Regione prenda una posizione precisa su cosa intende fare sui distretti industriali agroalimentari per tutelare i cittadini e i sindaci che non vogliono industrie impattati come le fonderie sul loro territorio e che hanno indirizzato lo sviluppo territoriale sul comparto agroalimentare”. Non usa mezzi termini, il consigliere regionale del M5S e presidente della commissione regionale Aree Interne, Michele Cammarano, che questa mattina ha udito i sindaci del cratere, dell’Irpinia e il presidente dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro, Antonio Briscione, in commissione regionale, sulla questione delocalizzazione fonderie Pisano nella zona industriale di Buccino.

“La scelta di delocalizzare le Fonderie Pisano da Salerno a Buccino – spiega – non può non essere assunta senza che prima non vi sia stata una fase di ascolto delle tante realtà che rappresentano il territorio. Per questo, dopo averne recepito le rispettive istanze, oggi ho voluto convocare in audizione i referenti istituzionali delle aree interessate. Un lavoro -continua Cammarano – per avere un quadro completo delle possibili criticità e dei disagi che il nuovo insediamento potrebbe comportare, condividendo le preoccupazioni relative alla presenza di un’industria pesante in un territorio a vocazione naturalistica e dichiarata distretto agroalimentare”.

Zona industriale, quella di Buccino, la cui candidatura è al vaglio del Parlamento per l’inserimento nella Strategia nazionale per le Aree Interne, rafforzando così quello che è l’indirizzo agricolo, alimentare e di sviluppo sostenibile, adottato dal territorio del cratere.
Assente all’incontro, l’assessore regionale all’ambiente e vicepresidente della giunta, Fulvio Bonavitacola, che ha inviato una nota di risposta alla missiva indirizzata nei giorni scorsi dai consiglieri regionali Michele Cammarano e Tommaso Pellegrino, al vicepresidente della giunta e al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nella quale i consiglieri regionali avevano chiesto alla giunta regionale di fare “dietrofront” circa la scelta di Buccino quale area in cui accompagnare la delocalizzazione le fonderie.

Missiva nella quale Bonavitacola ha spiegato l’assoluta estraneità della politica della giunta regionale all’iniziativa privata imprenditoriale della famiglia Pisano nella scelta di delocalizzare l’opificio a Buccino, ribadendo che le uniche azioni regionali sono quelle di tipo amministrativo per le quali ne rispondono, in funzione del loro ruolo, i dirigenti degli uffici di Palazzo Santa Lucia circa il rilascio di permessi ambientali in materia di autorizzazioni regionali e di conformità del progetto.

“Proprio in virtù dell’assenza di volontà politica della Regione circa la delocalizzazione delle fonderie nel cratere-  risponde Cammarano sarebbe opportuno che la stessa giunta regionale avviasse un confronto importante con il territorio che ha espresso la sua contrarietà. La Regione – chiosa – è Ente prima di tutto pianificatorio e di indirizzo e non può esimersi da una valutazione politica di una vertenza che investe le sue materie di competenza come ambiente e sviluppo delle aree interne. Non possono esistere cittadini di A e di serie B -conclude il consigliere regionale – soprattutto se si tratta di cittadini che già vivono sulla propria pelle i disagi connessi a un’oggettiva carenza di servizi di ogni genere”.