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Buccino (Sa) – Rispettare l’indirizzo agroalimentare adottato dalla variante urbanistica del Comune di Buccino che ha trasformato l’area industriale in distretto agroalimentare-artigianale e gestione delle quattro aree industriali del cratere direttamente alle competenze dei Comuni. È quanto è emerso nel corso della lunga audizione che si è tenuta ieri pomeriggio nella Commissione Aree Interne della Regione Campania presieduta dal consigliere del M5S, Michele Cammarano, dove tra i membri della commissione hanno partecipato anche i consiglieri regionali Tommaso Pellegrino di Italia Viva, Attilio Pierro della Lega, Andrea Volpe del Psi e Nunzio Carpentieri di Fratelli d’Italia, il sindaco di Buccino, Nicola Parisi, i sindaci della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro, la Regione Basilicata, l’Istituto Zooprofilattico Meridionale e i 400 imprenditori agricoli dell’associazione della Valle del Sele-Alburni e Tanagro, “Radici”, per parlare della contrarietà di cittadini e Istituzioni del cratere salernitano, all’insediamento delle Fonderie Pisano e della società di trattamento rifiuti sarnese Buoneco srl all’interno della zona industriale di Buccino. Sono proprio gli imprenditori agricoli infatti, ad aver chiesto ed ottenuto l’audizione ieri al consiglio regionale della Campania dove hanno chiesto chiarimenti in merito agli atti regionali autorizzativi per i due opifici varati dai dirigenti del settore ambiente, oltre a presentare un progetto di valorizzazione delle produzioni agricole tra cui l’olio extravergine d’oliva. Ad aprire l’audizione, il presidente Michele Cammarano, che ha ribadito la sua contrarietà in merito all’insediamento alle fonderie e ai rifiuti a Buccino e le preoccupazioni per l’impatto su ambiente, agricoltura e salute-“Buccino, con oltre 1265 aziende agricole, rilevate nel 2010 dall’Istat, e meno di 5mila abitanti, non è territorio idoneo ad ospitare quel tipo di insediamenti” -ha rimarcato. È dal consigliere regionale della Lega, Attilio Pierro, invece, che è giunta la proposta indirizzata al Consiglio regionale, di -“inserire le aree industriali del cratere oltre Buccino, anche Palomonte, Oliveto Citra e Contursi Terme, nei distretti agroalimentari e artigianali, oltre che a trasferire la gestione delle quattro aree industriali del cratere dall’attuale Consorzio Asi alla competenza dei rispettivi Comuni, sottolineando la esclusiva competenza prevista dalla Legge in tema di variazione di destinazione d’uso dei suoli in capo all’Ente Comune”. Infine, sempre Pierro ha chiesto alla commissione di inserire la zona industriale di Buccino nelle aree industriali monitorate dall’Arpac per -“verificare i livelli di inquinamento presenti”. Intanto sulla questione, è intervenuta anche la Regione Basilicata attraverso la consigliera Carmela Carlucci che ha rimarcato l’assenza di riscontri alle istanze inviate dal consiglio regionale lucano alla Regione Campania circa un incontro con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e l’assessore all’ambiente regionale Fulvio Bonavitacola, per ribadire la contrarietà del territorio lucano all’insediamento di fonderie e rifiuti nel territorio volceiano oltre che per avere chiarimenti circa le autorizzazioni regionali e le ripercussioni nel territorio lucano degli insediamenti a Buccino. Presente anche il consigliere regionale campano Nunzio Carpentieri che ha ribadito la necessità -“di salvaguardare il cratere dallo sviluppo industriale impattante”. È stato il sindaco di Buccino, Nicola Parisi a sottolineare in audizione-“il rischio posti di lavoro che verrebbero compromessi con l’insediamento delle due industrie a Buccino. Interpretiamo un disagio in capo ad un intero territorio -ha spiegato il primo cittadino. -Contrasteremo gli insediamenti in tutti i modi e in tutte le sedi” . Per il consigliere regionale, Tommaso Pellegrino, che è anche presidente del Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano e Alburni, -“Una potenziale condizione ambientale che mette a rischio la salute e che va in contrasto con le scelte del territorio, va scongiurata. Non siamo contro lo sviluppo produttivo del territorio-ha spiegato il presidente del Parco, che ha ribadito la necessità di della politica di-tornare ad operare in funzione della visione del futuro dei territori con la cultura del rispetto di paesi che hanno fatto precise scelte in tema di sviluppo produttivo”. Una audizione importante, le cui proposte a tutela del territorio nei prossimi giorni approderanno in consiglio regionale. Intanto, sulla questione barricate contro fonderie e rifiuti nella zona industriale di Buccino e la legittimità della variazione di destinazione d’uso del suolo varata qualche anno fa dal Comune di Buccino che trasformò l’area industriale in distretto agroalimentare-artigianale, pende davanti ai giudici del Consiglio di Stato.