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Ricigliano (Sa) – È stata fissata per il 14 novembre, la Conferenza dei Servizi per la discussione ai fini dell’autorizzazione unica alla realizzazione di un impianto di smaltimento e recupero rifiuti speciali di tipo non pericolosi che dovrà sorgere in località Pantano di Ricigliano.

A darne comunicazione, è stato lo stesso Palazzo di Città, all’indomani dell’invio della data di comunicazione da parte della Regione Campania, della conferenza dei servizi. Progetto che prevede la realizzazione di un impianto di stoccaggio rifiuti speciali non pericolosi ,su un area di 6mila metri quadri, da parte della società Genco srl con sede legale a Ricigliano.

Impianto sulla cui realizzazione circa un anno fa, oltre 500 cittadini residenti tra San Gregorio Magno, Ricigliano e i comuni limitrofi, si erano espressi contrariamente con una raccolta firme indirizzata all’Ente Comune per impedirne la realizzazione e sul quale lo stesso primo cittadino, il sindaco Giuseppe Picciuoli, si dice contrario.

“Siamo pronti con atti e relazioni tecniche-spiega il sindaco Picciuoli-a sostenere la nostra contrarietà all’impianto di rifiuti ma anche ad altre tipologie di industrie all’interno dell’area agricola-naturalistica-industriale del territorio riciglianese all’interno della conferenza dei servizi”

Una Valle, il Tanagro, protagonista, suo malgrado, ancora una volta della realizzazione di impianto di trattamento rifiuti, in una vicenda quella che ha interessato Ricigliano che ha avuto inizio nel 2011 quando l’azienda di trattamento rifiuti Palmeco srl rilevò all’asta, per un valore di circa 357mila euro, un capannone industriale adibito a falegnameria per la realizzazione di cucine componibili di proprietà della fallita società ex Ursi. Area questa, che la Palmeco srl ha fittato nei mesi scorsi, attraverso la stipula di un contratto di locazione, alla società Genco srl e che ora ha visto l’azienda presentare alla Regione Campania il progetto per la realizzazione di un impianto di stoccaggio e recupero rifiuti speciali non pericolosi.

Progetto che però, vede come primo passo la trattazione ai fini dell’iter autorizzativo, della vicenda in conferenza di servizi con il Comune e tutte le persone, le associazioni e gli Enti interessati –“Nomineremo un gruppo di tecnici esperti per contrastare il sorgere di qualsiasi insediamento industriale in località Pantano-spiega il sindaco. -In quell’area, nata come agricola e trasformata nel 2001 in industriale per attività commerciali e artigianali e finalizzata alla realizzazione di cucine componibili e tra l’altro, ricadente in corrispondenza di una faglia di alta sismicità importante, il Comune attiverà tutte le azioni per impedire il sorgere di qualsiasi tipo di impianti industriali La zona industriale di Ricigliano-conclude il sindaco- è una zona ad alto pregio ambientale, agricolo e naturalistico che deve essere protetta e valorizzata”.