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Salerno – Lunedì 10 giugno alle ore 17 presso il teatro Genovesi di via Sichelgaita i piccoli allievi della  sezione I della scuola dell’infanzia “G.Vicinanza” si esibiranno nel saggio di fine anno. La sezione formata da un numeroso gruppo di alunni anticipatari (cioè nati nel 2016 e quindi inseriti nella scuola a circa due anni e mezzo di età) presenterà al pubblico una serie di canti e esercizi di educazione psicomotoria propedeutica alla danza e allo sviluppo del ‘sé corporeo’ che hanno caratterizzato ogni mese dell’anno divenendo la peculiarità di un’attività didattica protesa al raggiungimento degli obiettivi educativi che il PTOF dell’Istituto elencava. Un fulgido esempio di “scuola buona” che contribuisce ad accendere nella comunità la speranza che il servizio pubblico, pur nelle carenze note, sappia garantire un’offerta formativa adeguata ai tempi.

Così la docente dell’istituto Vicinanza, Emma Ferrante, spiega il senso dell’iniziativa: “Oggi la prima cosa è una serena relazione educativa che indichi ai bambini non un percorso tecnologico o multilingue sterile e fine a se stesso ma gli strumenti per raggiungere e sviluppare il metodo di studio adatto ad ogni individualità, quella passione per la ricerca, quella curiosità, quell’interesse per il ‘non conosciuto’ che unito alla logica e alla capacità di sintesi, sottesa e mai lontana dalla capacità di analisi possa sviluppare nel fanciullo quell’autonomia di pensiero ed elasticità mentale, accendere quella lampadina di acume e di estro creativo che sono da sempre peculiarità del made in Italy e che tanti ci invidiano e che uniti alle nostre indimenticabili ed irrinunciabili radici umanistiche. Il ‘quid’ per cui la Germania, il Regno Unito, l’Australia ed altri Paesi (considerati all’avanguardia) ricercano ingegneri italiani, preferibilmente con genitorialità meridionale. Perché, come diceva Jerome Bruner ‘la mente crea la cultura ma la cultura crea la mente’ e gli fa eco il grande Howard Gardner, docente di psicologia dell’educazione ad Harvard, ideatore della teoria delle intelligenze multiple: ogni essere umano ha una combinazione unica di intelligenza che altro non è che una raccolta delle potenzialità che sono state completate. La sfida educativa fondamentale è stimolare ogni studente in modo personalizzato”.