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Laviano (Sa) – “Il fatto non sussiste”. Con questa motivazione, il collegio dei giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, presieduto dal magistrato Lucia Casale, ha assolto il sindaco del comune di Laviano, Oscar Imbriaco, dall’accusa di abuso d’ufficio continuato in concorso, e il geometra e responsabile dell’ufficio tecnico di Palazzo di città, Giuseppe Molinaro, quest’ultimo accusato di falso ideologico in atti pubblici, per aver emesso una ordinanza di rimozione di una sbarra che ostruiva il passaggio di strada privata ad uso pubblico in località Cesina-Piana a Laviano.

Ad assistere i due imputati, ora assolti, il collegio difensivo composto dagli avvocati cassazionisti Francesco Marciello e Michele Cuozzo. La denuncia alla Procura venne presentata nel 2015 da un cittadino del posto, titolare di una proprietà terriera, difeso dall’avvocato Gerardo Mazzeo. Il cittadino infatti, aveva posto una sbarra di ferro a chiusura di una strada privata ad uso pubblico, sita all’ingresso della sua proprietà terriera in località Cesina-Piana.

Ad accorgersi della sbarra, furono i dipendenti e vigili del Comune che nel 2015 giunti sul posto a seguito di un sopralluogo per l’attuazione di un progetto di riqualificazione dell’area boschiva, inserita e riconosciuta anche nel percorso naturalistico del Cai Salerno, che collega Laviano con i comuni dell’Alto Sele, scoprirono la presenza dell’ostacolo.
Sbarra per la quale il primo cittadino di Laviano, con relazione dell’ufficio tecnico, ne ordinò la rimozione immediata, ma che secondo il proprietario, contrariamente a quanto attestato dal sindaco, sarebbe stata utilizzata dal solo dai privati per raggiungere il terreno di famiglia e non per uso pubblico.

La vicenda finì così in tribunale dove, dopo anni di battaglie giudiziarie il processo ha avuto fine con l’assoluzione del sindaco e del tecnico. Non è escluso però, che nei prossimi giorni, il cittadino di Laviano possa presentare ricorso alla sentenza.