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Sono le donne ad essere più colpite dal fenomeno della ludopatia all’interno delle sale Bingo, gli uomini più rapiti da slot-machine e da scommesse, ma entrambi i sessi, presi dal gioco spesso si dimenticano anche dei figli. È il quadro allarmante che emerge dalle testimonianze dei dipendenti delle strutture dove si gioca che hanno partecipato questa mattina, nella sala conferenze dell’Asl di via Nizza, al primo degli incontri promossi, secondo il protocollo d’intesa recentemente sottoscritto dalla Direzione Generale ASL Salerno e da Codere Italia, nell’ambito del piano di azione territoriale aziendale di contrasto del disturbo da gioco d’azzardo e delle dipendenze patologiche. Alcuni lavoratori hanno riportato, nel corso dell’incontro, le loro testimonianze: fino a quando non è stato vietato l’ingresso di minori all’interno delle sale bingo si sono trovati ad assistere anche a bambini che dormivano sui tavoli, con la febbre, con il vomito che venivano trascurati con la promessa che tanto durava poco. Il progetto avviato questa mattina, dove a rappresentare l’Asl c’era anche la consigliera comunale, Vittoria Cosentino, si sviluppa attraverso alcuni incontri con l’equipe multi-professionale dell’Asl Salerno che, guidata dalla dottoressa Grandinetti fornirà al personale del settore una serie di informazioni sull’utilizzo inappropriato del gioco e sui potenziali rischi di sviluppare il Disturbo di Gioco di Azzardo. I segnali si vedono subito e la dipendenza da gioco ha similitudini con altri tipi di dipendenze altrettanto patologiche come quelle legate all’uso di droghe e l’Asl, sia attraverso un questionario che con presenza di esperti ed operatori nelle sale, nelle prossime settimane cercherà di porgere un sostegno a chi vuole uscirne.