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È stato rinviato a giudizio, un giovane 31enne, di Campagna, accusato di aver maltrattato alla quale avrebbe provocato anche l’interruzione di una gravidanza in corso, oltre a danneggiarle l’abitazione e l’autovettura. A disporre il rinvio a giudizio del 31enne, difeso dall’avvocato cassazionista Pietro Fasano, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, Alfonso Scermino.

Violenze, aggressioni e maltrattamenti che si sono consumate per oltre dieci anni all’interno dell’abitazione nella quale l’uomo viveva con la sua compagna, una donna residente anche lei nella Piana del Sele e il figlio minore della coppia. Anni in cui la donna ha prima subito violenze verbali come i “Ti ammazzo! Sei una poco di buono! Ecc.”, poi il compagno le ha vietato di recarsi a lavoro presso aziende diverse da quelle di famiglia e in palestra, minacciandola successivamente di pubblicare le foto che ritraevano la vittima nuda e scattate nei loro momenti di intimità, ed infine controllando il telefono cellullare della donna in continuazione. Violenze, pedinamenti e vessazioni alle quali seguivano la distruzione di suppellettili nell’abitazione dei due e il taglio degli abiti femminili e delle scarpe della compagna. Poi, dopo le minacce e le aggressioni, l’uomo si avvicinava alla donna, l’afferrava per i capelli e la picchiava con botte, schiaffi, calci al ventre e pugni al viso. Il tutto, sotto gli occhi terrorizzati del figlio della coppia, un ragazzino minorenne.

A spingere la vittima che si trovava al terzo mese di gravidanza a denunciare l’uomo, il lancio di un bastone di ferro, che si usa per la sistemazione della legna nella stufa, contro la compagna, provocandole l’aborto del feto, e il seguente speronamento dell’autovettura alla cui guida vi era la donna che finì fuori strada con l’auto completamente distrutta. Azioni che lo scorso anno spinsero la vittima, ormai esausta ed impaurita a denunciare tutto ai carabinieri che fermarono l’uomo che ora è stato rinviato a giudizio e dovrà affrontare un processo che comincerà a gennaio dinanzi ai giudici del collegio della terza sezione penale del Tribunale di Salerno.