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Salerno – Medicina estetica. Chi si rivolge al chirurgo e per quali motivazioni, quali interventi sono maggiormente richiesti, quali le tecniche più efficaci  e qual è la forbice dei ‘costi’? Tutte domande a cui, alle 16.30 di giovedì 30 settembre, fornirà risposte il chirurgo e dermatologo salernitano Massimo De Maio nell’ambito dell’Opening Party “Definire la Bellezza” organizzato presso il centro medico di via Luigi Cacciatore 57. “Il mio compito è insegnare ad interpretare, rispettare e valorizzare la pelle che si abita”, dice filosoficamente. Aggiunge: “L’incontro si prefigge di insegnare ad aumentare la sicurezza in se stessi correggendo l’azione del tempo”. All’appuntamento di ‘formazione’ ed ‘informazione’ il chirurgo Massimo De Maio illustrerà, inoltre, le tecniche più recenti ed avanzate nel campo della medicina estetica. Con lui, a disposizione anche per trattamenti esplicativi, il chimico-farmaceutico Debora Subissati – Docente di Cosmetologia al master di Medicina estetica presso l’Università di Camerino; la consulente di bellezza Federica Ruocco – esperta di camouflage e di tecniche di estetica avanzata; il direttore tecnico e co-titolare di I AM, personal fitness club, Evelina Pugliese. “Sarà possibile ricevere consulenze personalizzate – spiega De Maio – e assistere a trattamenti con il Mesobotox; conoscere le nuove tecniche di correzione con i filler; la biostimolazione, la biorivitalizzazione; l’azione e l’uso dei cosmeceutici per nutrire la pelle e prolungare gli effetti di trattamenti estetici; il camouflage per correggere gli inestetismi del volto; la nuova carbossiterapia; le onde d’urto per il trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate; il personal training come integrazione delle metodiche estetiche”. Ma qual è il trend in Italia ed a Salerno? “Secondo le ultime statistiche – dice – la donna che va dal chirurgo estetico ha età anagrafica media tra i 35 e i 55 anni e si informa su tutti gli ultimi ritrovati in materia di chirurgia estetica. Gli interventi più richiesti riguardano la mastoplastica additiva (l’incremento del volume del seno), la blefaroplastica (per ringiovanire palpebre e occhi) e la rinoplastica (per rimodellare il naso, eliminando gobbe e altri elementi antiestetici). Il 7,6% delle donne italiane ricorre regolarmente a trattamenti di bellezza e a interventi di medicina estetica. L’Italia supera il 5,5% del Regno Unito, il 4,6% della Germania e il 4,2% della Francia. A Salerno la forbice è più ampia: l’età di base è più bassa per quanto riguarda le terapie correttive del volto e del corpo, probabilmente perché ormai si sente sempre più l’influenza dell’aspetto fisico in ogni contesto socio culturale. Qui la fascia di età va dai 21/22 anni ai 70. L’estrazione sociale è abbastanza trasversale e le richieste riguardano soprattutto miglioramenti e terapie correttive del volto e della cellulite (PEFS) e l’utilizzo di nuove terapie estetiche basate sulla biorivitalizzazione biostimolazione e correzione dei volumi del volto. La mininvasività, l’assoluta mancanza di dolore e la chirurgia aperta sono i cardini che indirizzano le pazienti verso gli studi che adoperano tecniche all’avanguardia”. Tra gli interventi più richiesti c’è la mastoplastica: “In Italia – spiega – il seno rappresenta la femminilità e la maternità. Dimagrimenti eccessivi, gravidanze e invecchiamenti determinano perdita di floridezza del seno. L’intervento di mastoplastica ha un costo medio compreso tra i 7 e gli 8 mila euro”. Chiude con una interessante statistica: “La curiosità riguarda le donne separate che, in maniera proporzionalmente maggiore delle altre, ricorrono al chirurgo estetico. Secondo l’Associazione Donne e Qualità della Vita il 30% delle intervistate (su un campione di 240 donne di età anagrafica compresa tra i 30 e i 55 anni) avrebbe affermato di aver usato l’assegno di mantenimento erogato dal proprio coniuge per sottoporsi a dei ritocchi di chirurgia estetica e, così, migliorare il proprio aspetto esteriore”.